giovedì 19 dicembre 2013

INTERVISTA A MARCO NATALE

Ciao a tutti cari chinauti,
come ve la passate? State tutti bene?
Il Natale si avvicina e noi di chinauti abbiamo pensato di farvi un regalo: un intervista ad un fumettaro, uno di quelli veri, uno di quelli che vive disegnando. Abbiamo allora scelto un nostro amico, uno degli ospiti d’onore delle passate edizioni di Peveragno Comics, una persona davvero disponibile…abbiamo intervistato per tutti voi (noi) Marco Nataleeeeeee!!! 

Marco Natale in persona, proprio lui medesimo

Avete colto il nesso? Natale si avvicina e intervistiamo Marco Natale! Grandi coincidenze o il grande mare della china ci porta verso lidi sempre speciali?
In ogni caso, bando alle ciance e iniziamo con le domande:

Ciao Marco e benvenuto su Chinati! Se per te va bene iniziamo subito con le domande ed e ci buttiamo a capofitto in questa intervista...quando hai iniziato a disegnare?

Ho cominciato a disegnare... non so, da quando iniziano i miei ricordi; come la maggior parte dei disegnatori al mondo, ricordi lontani con me che disegno mentre la mamma è ai fornelli, me che disegno con i compagni dell'asilo e poi di scuola, poi me che disegno mentre sono al pub con altri amici, e così via. Mi ricordavano a casa che trovavano anche la frutta coperta di miei disegnini fatti a penna, disegnavo dappertutto. La frutta a casa mia andava sempre sbucciata...

…la professione arriva molti anni dopo…


Hai fatto studi di settore per migliorare le tue abilità nel disegno e se sì quali?

Ho fatto il liceo, e al tempo tutti mi dicevano quanto sei bravo, farai strada, cose così, tanto che mi ero convinto di uscire da scuola e trovare subito compratori e fans. Tutto normale.
Non fu esattamente così!
Finii l'Accademia di Belle Arti scoprendo che il mio talento da solo non bastava, e che per arrivare alla professione ci sarebbe voluta tanta forza di volontà e olio di gomito.
Aprii uno studio di scultura, avevo scelto quella disciplina accademica, dopo anni di bottega dallo scultore torinese Gilberto Zorio. Ma non ebbi fortuna, diciamo un piccolo disastro. In realtà non c’era niente di strano, se pochi comprano fumetti immaginate quanti comprano sculture per casa!
Per diversi anni smisi di disegnare, feci molti mestieri, girai un po'in Europa, specie in Irlanda.


Marco Natale a Peveragno Comics 2011
Puoi parlarci un po' della tua carriera. Quando inizia? Come? Quando hai deciso che questa sarebbe stata la tua professione?

Ad un certo punto però ho capito che l'unica cosa che mi faceva star bene con me stesso era disegnare, ancora meglio era raccontare attraverso il disegno, una vecchia passione imparata al tempo del liceo, e così mi rimboccai le manche e cominciai a disegnare fumetti, questa volta seriamente: era il 2000, o giù di lì.
Trovai un corso di fumetto professionale dove insegnava Frezzato, un caro amico dei primi anni del liceo, proprio la persona che mi aveva fatto innamorare di questa arte, facendomi scoprire grandi autori e meravigliandomi ogni giorno con il suo talento, seguii per due anni il corso.
Il cerchio si stava chiudendo, prima della fine del corso avevo già pubblicato la prima storia autoconclusiva, La moglie del Principe Azzurro, con il quale avevo vinto il concorso Pietro Miccia legato a Torino Comics. Da li in poi non mi sono più fermato.

Nel 2003 feci un concorso per aspiranti disegnatori di cartoni animati, andò bene, venni assunto e lavorai a diversi cartoni e film di animazione, come Totò Sapore per Lanterna Magica/Medusa o Coccobill  per la Rai. In quel periodo lavoravo tantissimo e con una squadra formidabile di instancabili disegnatori.
Mi capitava di prendere una matita nuova al mattino e di arrivare al suo mozzicone prima di sera, fino allo sfinimento. Imparai molto, e non l’ho mai scordato.

Dal 2005 ho pubblicato per La Stampa, per Loescher e Lattes nella scolastica per alcuni anni, (ci si poteva vivere di scolastica un tempo!) per la Jpop, per la Ferrero (per la quale mi capitano ancora collaborazioni per le sorpresine) in modo abbastanza continuativo, nel frattempo disegnavo loghi e piccole pubblicità per aziende, insegne per locali e anche inviti a nozze o menù per ristoranti, grafiche per solarium: qualsiasi cosa fosse da disegnare la disegnavo, sempre!
Non mi sono mai risparmiato, non facevo l'artista puro, avevo imparato la lezione.
Feci anche illustrazioni per tesi e testi universitari per la facoltà di psicologia, edizioni Erickson.

Era anche un modo per guadagnare lo stipendio, poichè con il fumetto vivere è abbastanza difficile, specie all'inizio. Devo a questo lungo periodo di gavetta la capacità di adattare il mio disegno a molti stili, non c'è dubbio: è stata la scuola più intensa che abbia mai fatto!

Nel frattempo disegnai molte storie, tutte umoristiche, alcune autoconclusive come lo Zarro del Uèst, Le conformazioni rocciose, L’Evoluzione, altre storie di 4/8 pagine come Bebo la Principessa e il Drago, La capra del Mago ed altre ancora: le presentavo ai concorsi in giro per l’Italia e spesso vincevo o andavo comunque in finale. Questi concorsi mi aiutavano a crescere, a darmi dei ritmi e a aumentare la mia autostima.


Quale dei tuoi lavori ami particolarmente?

Amo tutti i miei fumetti - anzi meglio – amo tutti i personaggi dei miei fumetti, ma li tengo a distanza, una volta pubblicati per me sono figli cresciuti, devono farsi strada, non li voglio in giro per casa, hanno giusto uno spazietto sulla libreria.


Marco Natale a Peveragno Comics 2011
Parliamo un po' del lavoro del fumettista in generale. Cosa vuol dire essere un disegnatore di fumetti? Cosa c'è dietro al tuo lavoro e quante ore al giorno passi a disegnare? Preferisci il giorno o la notte per lavorare? La tua giornata tipo?

La mia giornata tipo cambia continuamente, poichè insegno ho più discontinuità rispetto al passato, ma soprattutto dal 2011 ho fondato con alcuni colleghi iMasterArt, una azienda che promuove corsi di formazione di altissimo livello nel campo digitale, dall’illustrazione al character design in 3D: in questa struttura io insegno e coordino con lo staff diversi professionisti i quali si prestano per trasmettere alle nuove leve i segreti del loro mestiere: per me questo è motivo di orgoglio, ho convogliato nell’iMasterArt tutte le cose che io speravo di trovare nelle scuole o nelle strutture in cui ho lavorato, e che non ho mai trovato.

Quindi la mia giornata tipo come fumettista esiste di rado, spesso lavoro delle mezze giornate o alla domenica, non guardo gli orari.
Diciamo che la giornata ideale per me - quando non ho altri impegni - inizia con la sveglia verso le otto del mattino, colazione e poi alla scrivania (ho uno studio in casa, niente traffico per arrivare in ufficio) e lavoro fino all’una, mangio, e riprendo quasi subito dopo mangiato, dritto fino alle otto di sera, a volte riprendo anche dopo cena.
Se non ho grosse interruzioni produco più o meno una pagina al giorno.

A cosa stai lavorando ultimamente?

Al terzo volume della serie di Bacon


Come procedono i lavori? Quanto ti stai documentando per questa storia?

A questo fumetto dedico due giorni pieni a pagina a volte tre, sono più lento del solito. Questo è dovuto a diversi fattori: il primo è sicuramente la cura che sto mettendo nei disegni, cerco di non accontentarmi; il secondo fattore è la discontinuità, con tanti impegni è difficile staccare due giorni e riprendere da dove avevo lasciato, mi ci va un po’ a recuperare il filo della storia; il terzo è la ricerca, continuo a documentarmi con immagini storiche e cerco tagli significativi per inquadrare in modo interessante le scene, tutto questo apporta qualità ma consuma tempo. Uno scambio che oggi accetto volentieri.

Questo è il disegno che Marco Natale ha lasciato a Peveragno Comics per le edizioni future


Se dovessi parlarci del tuo metodo produttivo? Sceneggi molto? Prima scrivi tutta la storia e poi la disegni o mescoli le due cose?

Scrivo tutto io, le storie, le sceneggiature, i personaggi, tutto: in genere dedico un paio di mesi alla storia, che costruisco partendo da un’idea, un concetto che sento di voler esprimere, poi ci costruisco intorno.

I personaggi sono importanti e compaiono da subito, sono loro che mi mostrano il loro mondo, io li seguo.
A volte scrivo la vita anche delle comparse, se poi ne racconto solo un tratto o un breve momento, non importa: daranno spessore ai protagonisti con il loro riflesso.

Scrivo e disegno, mischio le due cose, costruisco una bozza di tutto il fumetto, anche se di cento e più pagine: un fumetto imbastito, dove le vignette sono piene di segni che capisco solo io. Un lavoro sartoriale che mi permette di leggere il fumetto in anteprima, vedere se scorre, se passa l’atmosfera, se mi son perso qualcosa.
Dopo due mesi quel fumetto è pieno di aggiunte, tagli, correzioni a matita, a penna o a pennarello: ogni volta che mi viene un idea, una aggiunta da fare la butto la dentro. Funziona così per me.
Quando inizio a disegnare le tavole definitive parto da pagina uno e vado avanti senza saltare vignette, ma con il lavoro fatto nei mesi precedenti potrei partire da pagina 15 o pagina 56 senza problemi, posso gestirlo come un film in fase di montaggio.

Leggi molti fumetti? Libri? Ci sono artisti famosi o altri disegnatori che senti affini al tuo modo di disegnare o a cui ti ispiri?

Non sono un lettore seriale, mi appassiono di più agli artisti che alle storie; seguo il loro lavoro, ne ammiro la crescita: il primo in assoluto che ho conosciuto è Pazienza, ma poi Magnus, Gimenez, Altuna, Bernet, Breccia e molti altri, nei miei anni della adolescenza non c’era internet, c’era l’Eternauta. Poi Pilot e Linus, tutte quelle riviste contenitore dove scoprivo i grandi maestri.
Più avanti ci sono stati artisti emozionanti come Mastrantuono, Carnevale, che hanno impresso immagini bellissime nella mia mente. Poi tanti altri come Otto Smith, Peter de Séve, Michael Whelan tutti artisti che con il digitale hanno fatto opere magnifiche e a quali devo molto.

Una pagina dal secondo numero di Bacon
Approposito di digitale:  la tecnologia ha cambiato il tuo modo di lavorare? Come?

Con il digitale ho un ottimo rapporto, in realtà i primi rudimenti di Photoshop li ho ricevuti negli anni novanta, quando finalmente avevo imparato ad usare bene l’aerografo... e non serviva più!
Lavoro spesso al computer con la tavoletta grafica, le ultime quattro copertine le ho realizzate completamente in digitale, dal disegno al colore.
A fine Novembre è terminata una mia mostra personale di dipinti stampati su tela, prodotti interamente in digitale. L’effetto finale non si discosta dalla pittura classica, bisogna avvicinarsi molto per notarlo. Penso che il mezzo tecnico (in questo caso il computer) non possa intaccare il processo artistico, non è una scorciatoia, e solo un modo diverso di esprimersi, usando gli strumenti del mio tempo.

Hai dei consigli o indicazioni che ti senti di dare a un aspirante disegnatore di fumetti?

A proposito di questo, il consiglio che posso dare a chi inizia ora questo mestiere è quello di imparare a disegnare, progettare e colorare al computer, perchè è di qua che si sta passando, non conoscere questi mezzi significa se non altro faticare il doppio e produrre la metà rispetto a chi si sa muovere con il digitale, senza dimenticarsi che molte grandi case di produzione (quindi oltre al mondo del fumetto) lavorano quasi esclusivamente in digitale. Meditate gente, meditate...



Grazie Marco per la tua disponibilità!

Allora? Cosa ne pensate?
Se avete trovato delle perle di saggenza nelle parole di Marco, se vi ha incuriosito qualcosa di quello che ha detto fatecelo sapere!

Sperando che questa sorpresa di Natale sia stata gradita a tutti vi diciamo e ci diciamo…

...al prossimo fumetto!

cHiNaUtI

mercoledì 27 novembre 2013

FOG

Questa mattina, poco prima di salpare l'ancora, abbiamo sentito urlare dal pontile. Un ragazzo correva con un foglio stretto nella mano destra. Correva come se avesse il diavolo alle calcagna. Era il garzone dell'ufficio postale che doveva consegnarci una lettera del nostro amico e collaboratore Pikel. Riportiamo per intero il testo della lettera!
 
Ciao a tutti sono Pikel ed oggi vorrei porre alla vostra attenzione la serie di  volumi dal titolo Fog edita in Italia dalla 001 Edizioni. Stiamo parlando di un titolo che ha avuto un grande successo tra gli esperti del settore e non solo, vincendo il premio scoperta al Festival di Sierre ed il premio come miglior sceneggiatura al Festival di Chambèry. In questa serie di  4 volumi gli autori Cyril Bonin (disegni) e Roger Seiter (testi) ci portano nella Londra intorno al 1870, dove si narrano e si intrecciano le vite dei personaggi principali attraverso delle indagini poliziesche che toccano anche il tema dell’esoterismo e del fantastico senza mai peraltro uscire troppo dai canoni degli accadimenti reali. I disegni poi ci aiutano ancora meglio ad assaporare quell’atmosfera noir/dark tipica di queste storie, i paesaggi ed i locali sono raffigurati con meticolosità nei particolari e il tratto spigoloso che caratterizzano le figure dei personaggi sono una particolarità che ben si inserisce nel contesto. Le trame articolate lasceranno con il fiato sospeso fino all’ultimo i lettori, portando (parlo almeno per quanto riguarda la mia esperienza) a voler divorare tutte le pagine una dopo l’altra senza interruzioni.
Insomma cari amici, se vi piace il genere procurateveli, secondo me ne vale la pena!
Un saluto dal vostro Pikel e alla prossima!
 
Il capitano dell'ammiraglia Fumetto, ha ritardato la partenza per mandare il garzone e recuperare questa serie di fumetti. E voi cosa aspettate?
 
al prossimo fumetto!
cHiNauTi per conto di Pikel

lunedì 25 novembre 2013

SNOW AND PLAY 2013

Cari chinauti,
quest'oggi, l'ammiraglia Fumetto, che ormai da tempo naviga nel grande mare della china, getta l'ancora a Moretta. Ad accoglierci sulla banchina i padroni di casa dell'associazione di promozione sociale Cos&Play-Actions.


Siamo qui a Moretta perchè, il 15 dicembre 2013 torna: Snow & Play, per la seconda edizione...

.... e con il nuovo anno arrivano un sacco di novità. Dopo il successo della prima edizione, tenutasi nella medesima struttura lo scorso inverno, gli organizzatori hanno voluto dare un volto nuovo a questa giornata mantenendo il meglio della prima edizione ed apportando numerose novità. Chi non ha mai desiderato immergersi nel futuristico mondo di Portal, il celebre videogioco? Chi non ha mai sognato di sfrecciare fra infiniti circuiti insieme a Mario e ai suoi amici? Allo Snow&Play tutto questo sarà possibile. Troverete uno stand in cui mettervi alla prova con diversi giochi e test in pieno stile portal. Glados, l'intelligenza artificiale antagonista del videogioco, assisterà ai vostri test per valutarvi. Potrete inoltre sfecciare da una pista all'altra partecipando alla gara per nintendo wii di mario kart. Sarà anche possibile assistere ad una gara di disegno che vedrà scontrarsi a colpi di matita disegnatori amatoriali, non professionisti, per decretare chi ha le carte in regola per diventare un vero e proprio mangaka. E le novità non sono ancora finite. Chiunque possieda un Nintendo 3DS potrà dar sfoggio delle sue abilità di allenatore durante il Torneo di Pokemon X e Y. 

Giunta al primo anno di attività la Cos&PlayActions ha già all’attivo diversi eventi tra cui Cos&Play Movie, in cui venivano proiettati film d’animazione, Cosplay on the beach, in cui lo staff e i proprietari dell’Izumi Manga Caffe hanno permesso l’incontro dei cosplayer piemontesi con quelli liguri, e il Moretta Comics, evento di due giorni che ha emozionato e divertito grandi e piccini. 

Ma non dimentichiamoci un ospite importante! Il nostro Mr. Noodles sarà lieto di presentarvi un sacco di prelibatezze giunte direttamente dal Giappone...
 
Vi aspettiamo all'interno del Polifunzionale San Giovanni di Moretta!!
 
Il locale sarà riscaldato quindi sbizzarritevi con i vostri cosplay preferiti senza temere il gelo!!

Augurandoci che anche questa edizione si concluda per il meglio, vi aspettiamo il 15 Dicembre allo Snow&Play.

Se avete delle domande, curiosità, istanze, questioni o dei dubbi, potete contattate l'associazione  Cos&Play-Actions a questi indirizzo web:  www.cosandplayactions.it


cHiNauTi

martedì 19 novembre 2013

ORDO TEMPLI

Buongiorno a tutti i chinauti in ascolto!
Come ve la passate?
Vengo subito al dunque perchè ho troppa voglia di parlarvi di uno dei fumetti comprati a Lucca quest'anno.
Mi scuso se sarò breve, ma il tempo è tiranno. Si tratta di un fumetto, di un progetto, che seguo da tantissimo tempo. Ma non mi fate dire altro e continuate a leggere, oggi si parla di...

...ORDO TEMPLI
Alessandro Bocci
Artist Alley 2


Ordo Templi. La prima volta che ne sentii parlare correva, credo (abbiate pazienza se proprio non ne sono sicuro) uno degli anni che iniziavano con 19 e non con 20. Al tempo leggevo Lazarus Leed sulle cui pagine conobbi le matite e la china di Alessandro Bocci, autore dal grande talento artistico, che ancora oggi è tra i miei preferiti. Da quelle pagine Ade Capone ed Alessandro Bocci, lanciarono la notizia del loro nuovo progetto: Ordo Templi, per l’appunto. Ad una qualche conventions (credo Torino Comics) mio fratello si accaparrò anche un portfoglio con gli schizzi preparatori al progetto, lo studio dei personaggi. Che dire? Ne rimasi molto colpito. Passarono gli anni. Ad ogni conventions, incontrando Ade Capone, chiedendo notizie sul progetto, ricevevamo sempre la stessa risposta: “ci stiamo lavorando, vedremo”. Ovviamente, passati dieci anni è normale che uno perda la speranza.
Ed invece?
Alessandro Bocci ha ripreso in mano il progetto. Ade Capone, se ho inteso bene le poche righe scritte da lui, ha ceduto il progetto per intero ad Alessandro. E quindi?
Da qui deriva uno degli acquisti che ho fatto con più gioia a Lucca Comics and Games 2013.

Alessandro propone, con questo fumetto, un antipasto per il pubblico. Un' intro alla storia che speriamo trovi pubblicazione prestissimo. Alcune tavole a colori, altre lasciate a matita (e già questo mi è piaciuto molto) che danno alla pubblicazione un suo fascino. Il tratto? È quello caratteristico di Bocci. Mannaggia se mi piace come disegna sto ragazzo. Nel volumetto venduto a Lucca, dice Bocci nell’introduzione, c’è tutto quello che sarà Ordo Templi. Se è così, sarà davvero un gran bel progetto! Una bella storia!

Fantascienza, la bibbia, i templari. Questi gli ingredienti. Artisticamente amalgamati dal tratto di Bocci. Questo il procedimento. Il prodotto finito? Succulento, per il palato e per gli occhi.

Tenete d’occhio il blog su cui Bocci lancerà notizie del prodotto, davvero da non perdere!


Al prossimo fumetto!

iSmAeLe



venerdì 15 novembre 2013

TITO FARACI E TOPOLINO

Cari chinauti,
come ve la passate?
Per caso, nei giorni scorsi, vi avevamo avvisati che a Cuneo, ed in particolare alla manifestazione Scrittori in città 2013, si sarebbe dato spazio ai fumetti?
Ah lo sapevate..bene!

Grazie all'amico Saverio Simoncelli (Giornalista, scrittore, traduttore. Resp.cultura Tv2000. Germanista. Romanista. Libro più recente: Nel Paese delle Fiabe http://inoltreilblog.wordpress.com) possiamo condividere con voi, l'incontro che questa mattina Tito Faraci ha avuto con il pubblico.

Titolo dell'incontro: 060 Topolinia, Topolinia!

Ecco il resoconto di Saverio.

Tito Faraci e Andrea Valente all'incontro

Lunedì 18 novembre Topolino compie 85 anni, ma in effetti la sua vera età è sempre attorno ai 30. Questo complimento al topo più famoso del mondo lo riserva Tito Faraci, sceneggiatore di fumetti tra i più importanti in Italia e nel mondo che a Cuneo incanta la platea illustrando mille caratteristiche e retroscena della striscia, di cui peraltro ha sceneggiato tantissime storie, una su tutte, quella del numero 3000. Il suo Pippo Novecento esemplato sul monologo teatrale di Alessandro Baricco è stato votato come storia migliore di tutti i tempi del settimanale Disney

Qui di seguito alcuni brevi passaggi del suo intervento:

La maggior parte dei fumetti sono scritti in Italia e vengono esportati in 22 Paesi del Mondo. Un piccolo record nazionale che pochi conoscono

Topolino è sempre govane perché racconta il nostro quotidiano. Io non amo personalmente la versione perfettina e infallibile del Topo. Nelle mie sceneggiature mi piace rappresentarlo alle prese con problemi ordinari a vantaggio dei suoi amici. Se poi salva anche il mondo è meglio, ma deve anzitutto raccontare la vita di persone semplici.

Il lavoro dello sceneggiatore è nascosto, misterioso. Lui non disegna ma fornisce attarverso un testo tutti i particolari della striscia, sequenza per sequenza.

Molti personaggi di Topolino sono nati in Italia: Trudi, Brigitta, ma il più famoso è PK, versione aggiornata di Paperinik inventata nel ’97. Incontro ancora molti lettori che sono rimasti affezionati al personaggio.

Gli eroi dei fumetti vivono di stagioni, un po’ come le serie televisive.

Un pensiero finale in chiusura di questo post che inquadra alla perfezione l’autenticità di Tito Faraci: “vengo pagato per un lavoro che pagherei per fare: cosa posso volere di più?”

Per prima cosa, un grosso grazie alla disponibilità di Saverio!

Al prossimo fumetto!

cHiNauTi


giovedì 14 novembre 2013

Intervista a Tito Faraci - Scrittorincittà 2013

Buon giorno cari chinauti,
come ve la passate? Qui nel grande mare della china, la brezza soffia leggera e gelida. Ma le vele sono gonfie e la navigazione veloce. Oggi attracchiamo al porto di Cuneo per fermarci solo 40 secondi o giù di lì. Tanto dura l'intervista lampo realizzata dalla redazione social di Scrittori in città a Tito Faraci (uno degli ospiti della manifestazione). 40 secondi sembrano davvero pochi per un intervista vero? Ed invece Tito Faraci coglie nel segno e ci dà una bella lezione di fumetto.

Guardare per credere.




Al prossimo fumetto!
cHiNauTi

lunedì 11 novembre 2013

"TERRA, TERRA!!!"

Dall'alto dell'albero maestro della nave ammiraglia Fumetto,
la nave che solca il grande mare della china, qualcuno urlò "Teeeerra, terra! Laggiù, vedo una grande montagna all'orizzone...poi...sembrano due fiumi che si incontrano ai piedi di un altopiano!" 
"Laggiù, guardate!"


Questa breve introduzione un poco scanzonata, per ricordare a tutti gli appassionati di fumetti che a Cuneo inizia, mercoledì 13 novembre, la manifestazione di scrittori in città, in cui, tra i tanti argomenti si parlerà anche di fumetti e del mondo della china che tanto ci sta a cuore. Vi abbiamo segnalato gli appuntamenti a questo post.

Ora perchè un altro post che parla di Scrittori in città?
Ve lo spieghiamo subito. 
A causa di problemi tecnici legati ai motivi più svariati, nessun membro della ciurma potrà partecipare agli eventi sopra citati (a meno di segnalazioni dell'ultimo minuto). Dato che ci terremmo comunque a farvi avere notizioni, foto, impressioni e commenti ai sopracitati incontri, abbiamo pensato di fare un appello:

se qualcuno di coloro che parteciperanno agli incontri legati al mondo del fumetto, volesse mandarci due righe di commento o qualche fotografia, o altro ancora, sappiate che potete contattarci
  • al nostro indirizzo e-mail (chinauti.comics-chiocciola-gmail.com)
  • sul nostro account facebook (il link qui a fianco sulla destra dello schermo)
  • o tramite twitter (il link qui a fianco sulla destra dello schermo)
Grazie a tutti per la vostra eventuale partecipazione!!!

Al prossimo fumetto!

cHiNaUtI

giovedì 7 novembre 2013

LUCCA COMICS AND GAMES: impressioni e riflessioni 03

Cari amici chinauti,
ringraziamo il nostro amico e collaboratore Pikel, che al momento sta pulendo il ponte dell'ammiraglia Fumetto, la nave che solca il grande mare della china e che è appena tornata da Lucca Comics and Games; per averci scritto alcune impressioni e considerazioni su come ha vissuto lui la manifestazione.

E voi? Cosa aspettate a scriverci le vostre impressioni?

Ciao a tutti!
Lucca comics and games come sempre non ha tradito le attese. Atmosfera fantastica e gioiosa, tanti fumetti ed autori pronti a produrre dediche e disegni in quantita’ industriale , una mostra a Palazzo Ducale di altissima qualita’, una moltitudine di giochi da tavolo e videogames con le più grandi case di produzione presenti con il loro stand….insomma, cosa chiedere di più ad un appassionato del genere? Beh, ad essere sinceri una cosina ce l’avrei e cioè un po’ meno caos. Avendola fortunatamente vissuta su tre giorni ho potuto vedere tutto in maniera tranquilla e dettagliata, certo però mi chiedo chi per esempio abbia presenziato un solo giorno, tipo al sabato, cosa ne pensa. A parer mio c’era davvero troppa gente imbottigliata in un numero ristretto di strade rendendo quindi infernale il passaggio da un padiglione all’altro. Non sta certo a me dare delle indicazioni su come risolvere questi problemi, gli organizzatori di questa manifestazione si sono dimostrati in tutti questi anni intelligenti e capaci nell’organizzazione e quindi sapranno sicuro come porre rimedio. Certo è che i disagi sono stati diversi e questo non possiamo negarlo. Da evidenziare comunque, e mi sembra bello ed importante farlo, la civiltà dimostrata dai partecipanti che con molta pazienza hanno reagito a queste situazioni in maniera piu’ che rispettosa senza creare spiacevoli nervosismi. Un vero applauso.
 

Per il resto ripeto, c’è solo da fare un urra’ agli organizzatori perché in generale la qualità di quello esposto e mostrato era davvero altissima. Personalmente ho apprezzato tantissimo, come sempre mi succede, l’area degli artisti “di grido” quali Dell’Otto, Bianchi, Frezzato, Ross ecc…vederli disegnare dal vivo per chi è appassionato è un’esperienza incredibile ed io personalmente vengo completamente rapito dal loro stile e dalla loro bravura. L’area games è poi sempre bella da vedere e da interagire con essa: ho provato insieme ad amici dei videogames e giochi da tavolo, ho potuto ammirare le miniature di vario genere esposte e la nuova area dedicate ai libri con alcuna case editrici presenti. Un piacere immenso è stata acquistare il nuovo librogame di Lupo Solitario direttamente dalle mani del mitico autore Joe Dever…fantastico!!!!
In definitiva comunque, al di là dei problemi evidenziati all’inizio, questa manifestazione resta una grandissima occasione per gli appassionati per divertirsi con la qualità, il sorriso e la spensieratezza. Come sempre e più di prima, W Lucca comics and games!!!

Al prossimo fumetto!

cHiNaUtI per conto di Pikel

mercoledì 6 novembre 2013

LUCCA COMICS AND GAMES 2013: impressioni e riflessioni 02

Cari chinauti,
come state?
Siete stati tutti nello scorso fine settimana a Lucca?
Oggi vi racconto quella che è stata la mia personalissima esperienza di quest’anno nelle ridenti terre toscane.

Quest’anno per motivi vari, si è deciso di dedicare solo un giorno alla manifestazione ed il giorno scelto è stato il sabato 02 novembre. Quindi si è tornati alla modalità di anni orsono: levataccia al mattino, viaggio verso Lucca per poterne assaltare le mura di prima mattina, all’apertura degli stand, in modo tale da non perdere neanche un minuto della preziosa giornata. Come ben sapete tutti voi, che almeno una volta avete varcato le porte delle mura della città toscana, tanto c’è da vedere, tanto c’è da girare, tanto c’è da comprare.
Sapevo dunque che l’impresa sarebbe stata dura, ma ero desideroso di assaporare un poco di quell’atmosfera che tanto mi piace. Si tratta di un misto di colori, odore di carta, tavole originali appese, vestiti strani, chiacchiere con disegnatori o sceneggiatori, passi, mannaggia quanti passi, la cornice di una città davvero evocativa, acquisti fatti e acquisti che si vorrebbero fare che la ragione impedisce di fare (meno male)…Lucca è tante cose, non solo queste.
A tutte queste cose quest’anno se n’è aggiunta una nuova: Lucca è caos!


Non intendo usare la parola caos con un’accezione positiva di entropia creativa o altro. Lo intendo come troppo confusionaria. Ora cerco di sviluppare meglio questo concetto perché non vorrei ci fossero dei fraintendimenti. La magia di Lucca è sempre quella, credo solo (per l’esperienza che ho vissuto io) che la manifestazione abbia raggiunto una massa critica tale (e meno male che lo ha fatto) da permettere un nuovo balzo in avanti per l’organizzazione.


La mia esperienza è stata quella di una manifestazione a tratti non vivibile. Non godibile. Non fruibile.
Forse varrebbe la pena aggiungere qualche nuova piazza alla manifestazione, distribuendo maggiormente la superfice, mantenendo l’affluenza di persone, se ne avrebbe una minore densità di persone che affollano gli stand. Ma questo potrebbe essere solo un’idea. Lo studio dei percorsi di accesso all’area games non si dovrebbero incrociare in maniera incontrollata con quelli del flusso di persone che abbandona i games per muoversi altrove. In ogni caso, posso solo immaginare che a scrivere su di un blog siano capaci tutti mentre ad organizzare un tale evento non sia una cosa semplice. Per cui spero che queste righe siano intese per quello he vogliono essere: non uno sfogo, ma l’inizio di una discussione costruttiva.



Ma veniamo alla mia giornata a Lucca Comics and Games 2013. Arrivo per le 9:00 alla biglietteria di porta san Donato. Passeggiata fino a piazza Napoleone. Tutti gli anni inizia da lì Lucca Comics. Dopo un primo giro, tutto sommato rapido, per farsi un’idea degli stand., torno allo stand della Pavesio per salutare Mario Checchia (che tutti gli anni ci accompagna con uno stand a Peveragno Comics) e Marco Natale (ospite di Peveragno Comics nel 2011), di cui prendo “Bacon – Roma 1937”. Mentre Marco disegna sulla seconda di copertina chiacchieriamo piacevolmente (prossimamente potrebbe esserci un’intervista proprio a Marco Natale su questo blog, vedremo). Sempre allo stand Pavesio trovo “GATE 22 vol. 1 - Il domani altrove” di Pierpaolo Rovero, l’ospite d’onore dell’edizione 2013 di Peveragno Comics.  Passo poi a prendere i numeri 12 e 13 di Anno Domini, una serie scritta da Mirko Perniola (che ultimamente sta lavorando pesantemente in casa Bonelli – Nathan Never, Zagor e prossimamente anche Martin Mystère) e disegnata da Cristian Baldi. 
 
Una serie davvero carica, umoristica che però mantiene molto la base storica degli eventi o delle tradizioni. Il numero di quest’anno poi è a colori, forse non un lavoro eccelso in fatto di colorazione, ma va bene così. Fatto questo ho trovato lo stand della Artist Alley 2, che nasconde sotto questo pseudonimo Alessandro Bocci e Fabiano Ambu. Avevo prenotato su internet e sono passato a ritirare una copia (con tanto di disegni correlati) di Ordo Templi. Alessandro è uno dei miei disegnatori preferiti dai tempi di Lazarus Leed e seguo il progetto Ordo Templi dai suoi esordi. Sono stato molto felice di avere tra le mani questo lavoro e spero di avere notizie in merito molto presto. Vi terrò sicuramente aggiornati in merito, statene certi. Fatto questo ho preso una copia di Arcana Mater, una ristampa dei lavori pubblicati da Manfredi Toraldo per la Scarabeo.

Finito.

Ebbene sì.


Il resto della giornata l’abbiamo passata, mia moglie ed io, a girovagare da uno stand all’altro, spingendo gente, facendoci largo tra la folla per poter osservare i vari stand, per poter provare ad entrare ai games (abbiamo provato tre volte ad entrare all’area games, ed alla fine siamo riusciti ad entrare alle 17:00 per uscirne alle 17:30 – incredibile, non era mai successo).
Nota positiva, occorre dirlo, è stata questa: data l’impossibilità riscontrata di accedere con una certa serenità agli stand, mia moglie ed io abbiamo optato per una sana visita alle mostre del palazzo ducale (davvero molto belle, tutte) e poi per un momento di relax alle conferenze. Non sapevamo cosa aspettarci e cosa ci siamo beccati?
La prima conferenza è stata questa: Lucca Comics presenta: Bànghete - Sergio Bonelli Editore: 65 anni di officina culturale. Incontro con 65 anni di storie Bonelli. Partendo da Castelli e Berardi per passare da Tito Faraci per arrivare a Recchioni, sentendo anche Paolo Bacillieri con un intervendo fuori conferenza di Ivo Milazzo. Davvero meravigliosa!


E poi un’altra conferenza interessantissima: Lucca Comics presenta: Comics Talks VIII - Raccontare per dire (e per non dire) - Il volto nascosto della narrazione: tre esperienze di racconti indiretti, laterali, enigmatici. L’intervento di Gipi ci ha colpito così tanto, è stata così personale, che non abbiamo resistito e siamo andati a prendere il suo ultimo lavoro “Una storia”.

Questa la mia Lucca Comics and Games 2013.

E la vostra?

Al prossimo fumetto!

cHiNaUti

lunedì 4 novembre 2013

LUCCA COMICS AND GAMES 2013: impressioni e riflessioni 01

Ecco che arrivano le prime impressioni e le prime riflessioni da Lucca Comics and Games 2013.
Ecco come ha vissuto la manifestazione il nostro esperto Nostromo (Zagor) Fishleg

Ave Chinauti!
Anche quest'anno Lucca Comicsandgames è scivolata via velocissima, mannaggia!
Beh, che dire, è stato bello per i soliti ovvi motivi: mare di gente con tanta passione per fumetto gioco e fantasia in generale, belli e numerosi (mai come quest'anno!) i cosplay, tanto che avevano in programma di entrare nel guinness con la partecipazione provata di 1.500 cosplay radunati domenica per una foto da primato, non so se ce l'hanno fatta, ma lo meriterebbero!!Alcuni davvero ingegnosi e da lasciare a bocca aperta... mi ricordo in particolare, oltre ai vari personaggi di cartoni e fumetti, un orco alto due metri (mi chiedo ancora come facesse l'indossatore a sopravvivere lì dentro...), un demone con apertura alare di circa 2,5 metri (comodo passare tra gli stand!), il Cavaliere d'Oro della Bilancia, preciso in ogni dettaglio, un centauro con tanto di 4 zampe da cavallo! E tanti altri... venerdì si aggirava anche uno Zagor de noartri ;o) ... anzi, alla fine Zagor ne ho contati 5, di cui uno under 12... Oltre ai cosplay, intasatissima come al solito l'area games, in cui oltre ai videogiochi, dei quali non sono uno dei più appassionati, ho potuto partecipare con piacere all'area per provare i vari giochi in scatola, in particolare con un amico cuneese incrociato in fiera il gioco The Cave, basato sull'esplorazione di una grotta con lo scopo di fare punteggio in proporzione alle scoperte/esplorazioni fatte e naturalmente sopravvivere alle insidie naturali... carino! Poi i vari stand con gadget, dai (altri 11 aggiunti alla collezione...), miniature, armature e armi, riproduzioni... tutto molto bello, anche già solo da vedere! Sul fronte fumetti, solita possibilità di recuperare qualsiasi cosa, infatti qualche chicca di vecchi numeri di albi Bonelli (nel dettaglio i Crossover di Martin Mystere con MisterNo e Nathan Never) li ho trovati, così come l'ultimo numero della serie Durango, ora completa! Chiara è entrata definitivamente nel tunnel, iniziando le serie Jan Dix e Legs Weaver, Fables, oltre ad aver completato la serie Caravan ed essersi procurata il cartonato "Una storia dell'acqua" alla Tunuè (non ricordo il nome dell'autore)... tanti stand e bancarelle, forse fin troppi da poter girare in tre giorni! Infatti il sabato non si riusciva a girare (questa la nota dolente, oramai il giorno di punta sarebbe quasi da evitare!), e ne abbiamo approfittato per visitare le mostre di Palazzo Ducale su illustratori e disegnatori, come al solito molto ben curate, e partecipare a qualche incontro (il bello di Lucca è che sono numerosi gli appuntamenti con gli "addetti ai lavori", per potersi fare dediche, due chiacchiere o semplicemente sentire le novità in programma o le curiosità che normalmente non si riuscirebbero a sapere...). Bella anche l'idea della "Comics Area", novità di quest'anno,dove numerosi disegnatori sono presenti a tempo pieno, l'ideale per farsi fare una dedica o un disegno o due parole o una foto evitando le code degli appuntamenti ufficiali! Ora ho una foto e una dedica zagoriana del mitico Laurenti, toscanaccio... maremma!
Tanto ci sarebbe da dire, ma io mi fermo qui, dite voi la vostra...
Ciao e che il fumetto regni sempre sovrano!

cHi NaUtI per conto del Nostromo Fishleg

CUNEO - SCRITTORI IN CITTA e FUMETTI

Cari chinauti,
siete tornati dalle esperienze di Lucca Comics and Games?
Bene, noi ve ne parleremo a breve raccogliendo alcune impressioni dai membri della ciurma che solca il mare della china partendo dai porti delle terre cuneesi. In questo inizio di settimana vi segnaliamo la bella manifestazione che si svolgerà a Cuneo dal 13 al 17 novembre. Incontri con gli scrittori, spettacoli teatrali, conferenze, e chi più ne ha più ne metta. Il tema di quest'anno? TERRA, TERRA!!! (Affine in qualche misura al progetto Chinauti, non trovate?)


Vi segnaliamo la manifestazione in particolare perchè si parlerà anche di fumetti in tre incontri che abbiamo scovato leggendo il programma:

006 Il passato nel futuro e il futuro nel passato
13 novembre 2013 - ore 18 - Conferenza
corso Dante 41 - Centro incontri della Provincia - sala rossa

Ricordi quando il 1999 sembrava nel futuro lontano? E adesso che il ventitreesimo secolo di Star Trek ci sembra così indietro nel passato? Ecco, con due giganti dell'avventura, passata, presente e futura, salteremo volentieri dalla fantascienza al Far West, dall'horror di ieri a quello d'oggidì, dal Dottor Oss a chi vuoi tu. Sempre a cavallo della fantasia, con il rigore della storia e delle storie. Passato o futuro che sia, ricordarsi di arrivare puntuali! Incontro con Tito Faraci (Death Metal, Piemme 2013) e Mino Milani (Patatrac, Barion 2013). Modera Andrea Valente.
Prezzo: € 3
Autori presenti: Tito Faraci, Mino Milani, Andrea Valente



060 Topolinia, Topolinia!
15 novembre 2013 - ore 11 - Scuole
largo Barale 11 - CDT - Centro di Documentazione Territoriale - sala polivalente

A ottantacinque anni meno pochi giorni dalla nascita del topo più famoso della storia, vale la pena imbarcarsi in una traversata verso le fumettose acque di Topolinia, dove da allora non c'è un giorno uguale all'altro - un po' come sulla Terra - e i protagonisti hanno ognuno una propria personalità e filosofia - proprio come sulla Terra. Buoni e cattivi, astuti o ingenui, sbadati e fortunati, geniali o quello che vuoi tu, i nativi di quel paese saranno specchio della nostra civiltà, un po' balzana, un po' baldanzosa. Compagni d'avventura d'eccezione, Pippo Faraci e Pico de Valentis, per scoprire se fanno più parte di quel mondo o di questo. Con Tito Faraci (Death Metal, Piemme 2013) e Andrea Valente.
(scuole superiori)
Prezzo: per le classi, su prenotazione
Autori presenti: Tito Faraci, Andrea Valente




067 Dylan, Pippo e Tex
15 novembre 2013 - ore 14.30 - Conferenza - Casa Circondariale

Che ci fa uno sceneggiatore di fumetti a piede libero? Ci pensiamo noi ad acchiapparlo e trovargli un cantuccio nella Casa Circondariale della città. Tito Faraci (sceneggiatore di Diabolik, Topolino, Tex, Dylan Dog; Death Metal, Piemme 2013) sarà impegnato anche in altri incontri del festival, quindi non starà dentro per molto, ma in quel paio d'ore ci sarà da divertirsi. Sarà un incontro in libertà: di pensiero, di spirito, di immaginazione, pur nel rigore di chi scrive le sceneggiature per i fumetti più popolari, che vivacchia tra regole più o meno ferree e se sgarra... giri pagina e arriva Basettoni. Insieme a lui, con voce e chitarra, Linda Sutti (Winter in my room, 2010).
Prezzo: incontro non aperto al pubblico
Autori presenti: Tito Faraci, Linda Sutti

Se dovessimo aver dimenticato qualche incontro fatecelo sapere!!!

Ciao a tutti e buona navigazione nel grande mare della china!!!

cHiNaUtI

mercoledì 16 ottobre 2013

GLI INCREDIBILI X-MEN 01

Buon giorno a tutti voi chinauiti!
Come ve la passate in queste settimane di inizio ottobre?
Che programmi avete per le prossime settimane che ci separano da Lucca Comics 2013?
Se posso permettermi, da membro della ciurma della nave ammiraglia Fumetto, che naviga in lungo ed in largo il grande mare della china, mi permetto di segnalarmi un bel fumetto da leggere. 
Quale?
Non ve l''ho ancora detto?
Vi vorrei segnalare...


...GLI INCREDIBILI X-MEN 01
“La nuova rivoluzione”
STORIA: Brian Michael Bendis, Dennis Hopeless
MATITE E COLORI: Chris Bachalo, Salvador Larroca, Frank D’’Armata

Allora…da dove cominicare?
Inizio da una considerazione del tutto personale su Brian Michael Bendis: davvero un grande autore di fumetti! La sua gestione degli X-Men finora mi sta piacendo davvero moltissimo! Come per l’altra testata che sto seguendo, I nuovissimi X-Men, anche qui, Bendis è riuscito a sorprendermi non poco. Scopriamo in questo primo numero che il risentimento di Magneto nei confronti di Ciclope (che ci è già stato mostrato sull’altra testata mutante a cui facevo riferimento prima), è più profondo di quanto ci era stato fatto intendere. 


La storia in sostanza? Magneto stringe un patto con lo Shield, consegnerà loro Scott, a patto che costoro non lo uccidano; ne farebbero solo un martire. Già oggi il sentimento popolare è schierato dalla parte di Ciclope. Magneto mostra allo shield una mappa in cui viene indicata la presenza di tutti i mutanti che si stanno manifestando dopo l’avvento e la dipartita della Fenice. Sottolinea di non porre tanto l’attenzione sul loro numero, quanto piuttosto sul loro livello di potere. Imbecca lo Shield informandoli che Scott Summers non è più in grado di controllare i propri poteri. Suggerisce dunque allo Shield la strategia da perseguire: dovranno cercare di dimostrare al mondo chi è davvero diventato Scott Summers, un semplice assassino e far si, così, che si autodistrugga da solo. Questo l’inizio della storia nella sua prima parte, in cui mi preme sottolineare ancora una cosa: nuovi costumi per la squadra di Scott. Costumi che non mi hanno fatto impazzire più di tanto, nella loro muova concezione.
 

Con la seconda parte della storia Bendis e Bachalo iniziano a presentarci la nuova famiglia che Ciclope sta costruendo attorno alla sua figura, nuove e vecchie conoscenze che muovono attorno al loro leader. Iniziamo con Emma Frost, ex amante di Ciclope. Ci viene presentata in una riflessione molto personale ed intima, in cui Emma, sottolinea quanto silenzio la circondi ora, che la Fenice si è portata via i suoi poteri da telepate. Non poter più sentire i pensieri altrui quasi la terrorizza. Questo primo momento è seguito da un duetto con lo stesso Scott: intenso ed a modo suo profondo. Emma rimarrà come insegnante per le nuove leve che il gruppo sta reclutando. La figura di spicco che viene evidenziata dagli autori è Illyana, alias Magik, l’unica che sembra aver scoperto nuovi poteri dopo gli eventi AVX. Un personaggio decisamente da scoprire: molto, molto enigmatica! Nella riunione generale che ne segue vengono presentati i nuovi giovani mutanti: c’è chi pensa alla propria famiglia d’origine, chi no; chi è spaventato e chi invece, desideroso di passare all’azione, c’è chi si presenta come decisamente sveglio e chi invece sembra essere più ingenuo; c’è chi è convinto che la “normalità” non esiste, ed è solo un concetto astratto e relativo, c’è chi è grato a Scott e compagni e chi meno; c’è chi crede nella nuova rivoluzione mutante e chi invece la tradisce…
Alla partenza del gruppo per l’Australia, Magneto si defila e comunica la posizione di Ciclope allo Shield, il quale invia i Vendicatori…
Che inizio gente, che inizio! Due storie davvero coinvolgenti!
 
 
Vi parlo poi del gruppo comprimario degli X-Men che si trova sulle pagine di questo fumetto con una loro storia: X-Force. Ve ne parlo perché ci sono affezzionato, in quanto è stata la mia prima testata mutante. Ve ne parlo perché Nathan Summers, alias Cable è tornato a comandarlo, e sono davvero affezionato a questo personaggio. Ve ne parlo perché ne viene fuori il carattere decisamente duro di Cable e paterno allo stesso tempo. Paterno nei confronti di Hope. Ve ne parlo perché Cable non sembra stare benissimo. Ve ne parlo perché i disegni di Larroca ed i colori di D’Armata sono m e r a v i g l i o s i ! ! !


Questo numero è davvero di qualità, per contenuti e parte grafica! Da leggere assolutamente!

Al prossimo fumetto!

iSmAeLe

lunedì 14 ottobre 2013

SEGNALAZIONE: noi, zagor

Per tutti gli amanti di Zagor, e dell'avventura in generale vi segnalamo quanto segue:


NOI, ZAGOR
Martedì 22 ottobre - ore 21
Cinema Contardo Ferrini - Caraglio
Ingresso 8 euro

venerdì 4 ottobre 2013

I NUOVISSIMI X-MEN 04

Cari chinauti,
allora come state?
State leggendo qualche bel fumetto fumettoso interessante che vi sta piacendo particolarmente?
Fateci sapere, timidoni!
Lucca Comics and Games è alle porte (bè, in realtà manca un mese) e anche quest'anno cercheremo di fare visita alla città toscana, e voi? Ci sarete? Vi state organizzando?
Tanto per non lasciarvi senza nulla da leggere per il fine settimana, il vostro iSmAeLe vi segnala e vi parla di...


...I NUOVISSIMI X-MEN 04
TESTI: Brian Michael Bendis
DISEGNI: David Marques
COLORI: Marte Garcia
LETTERING: Barbara Stavel
TRADUZIONE: Fabio Bamberini

Brian Michael Bendis ci prenderà per mano, in questa nuova storia, e ci farà scoprire cose succederà ai cinque X-Men originali, nel momento in cui metteranno piede fuori dalla scuola; ma non solo, ci porterà a visitare l’interiorità di questi ragazzi, mostrandocene le paure, i dubbi, la determinazione e la risolutezza.
Pronti? Si parteeeeee!


La prima parte è un viaggio interiore nell’animo di Scott Ciclope Summers (no, non il rivoluzionario, quello dei primi X-Men, quello tutto casa e chiesa, quello portato nel presente – il suo futuro – da Hank Bestia McCoy). Scott, mascherato di giacchetta e cappello da baseball, con sotto tuta e visore da X-Man (ma davvero i supereroi pensano basti un cappello o un paio di occhiali per mascherarsi? Se funziona per superman funziona per tutti, direte voi, e forse avete proprio ragione) entra nella banca in cui c’è la sua cassetta di sicurezza. La trova e la apre (complice una cassiera pro X-Man): dentro vi trova le sue cose e quelle dello Scott futuro. Vi faccio l’elenco? Vecchi occhiali rossi, la partecipazione al suo matrimonio insieme Jean Grey, le fedi ed altre cose del suo futuro…passato…oh insomma, che casino che sono questi paradossi temporali. All’uscita della banca il giovane Scott trova Wolverine ad aspettarlo. Scopriamo dopo poche vignette che in realtà non è il vero Logan, ma Raven. La mutaforma parla con Scott, cercando di convincerlo che nessuno mai si prenderà il fardello di uccidere la sua versione presente, il leader del nuovo movimento rivoluzionario mutante, perché…perché lui è Scott Ciclope Summers. Forse solo lui stesso (il giovane Scott) potrebbe avere il coraggio per porre fine a tutto quanto. Forse solo lui stesso potrebbe avere la forza per farlo. Subito dopo ecco comparire il vero Wolverine che propone un altro punto di vista, su cui, sicuramente, il giovane Scott, si troverà a riflettere. Alla domanda diretta di Scott “Perché non lo hai ancora ucciso, o non hai ucciso me? Ne saresti capace e ne avresti la forza!”; Wolverine risponde così “Già. E potrei ucciderti seduta stante. E se ho fatto bene i conti, cessereste entrambi di esistere…forse ho vissuto abbastanza a lungo da sapere che uccidere è la strada più facile. Salvare qualcuno è molto più difficile. Forse è stato Charles Xavier ad insegnarmelo.”. Che ne dite voi? Queste parole avranno stuzzicato l’animo del giovane Ciclope?


L’altra parte importante di questo numero accade nella seconda storia che ci viene raccontata. Si parte con Angelo e Warren che volano insieme. Mentre Angelo sembra contento e spensierato, Warren è atterrito dal fatto di non riconoscersi nel mutante che ha di fronte (e ne ha ben donde), non capisce nulla di quello che Angelo gli dice. Il tutto però viene interrotto da un attacco di un gruppo dell’Hydra al palazzo dei vendicatori, che i due mutanti decidono di interrompere. Battaglia cruenta, anche se senza storia, che è ulteriormente sbilanciata con l’arrivo in campo dei Vendicatori. Eh già. I Vendicatori scoprono così quello che Bestia ha combinato e del perché. Ovviamente Cap, non si può esimere da una visita alla Jean Grey School, per vedere, per accertarsi della situazione reale, e per fare una ramanzina ad Hank.
Bendis, in questo frangente è geniale. Non ci fa assistere al dialogo tra Cap e Bestia, che si svolge in lontananza nelle vignette, sullo sfondo e senza baloon; ma ci propone una caricatura di questo scambio di battute, attraverso la parodia che ne fanno Bobby e Kitty. Davvero una gran trovata, molto di gusto e ben riuscita. Questo bel momento viene interrotto da Scott, il giovane, che attraversando il cortile, si presenta davanti a Cap ed esordisce con “ho preso atto della situazione. So che ci sono state delle divergenze tra noi. Ma intendo fare il possibile per sistemare le cose. Spero mi permetterete di farlo.” Poche parole che zittiscono tutti. Ma non è ancora finita. Bendis ci riserva ancora una sorpresa. Warren si è recato di nascosto al laboratorio di Hank. Vuole attivare il portale per tornare indietro. È stato l’unico dei cinque X-Men originali ad aver votato per tornare indietro. È letteralmente sconvolto, fuori di sé, sta urlando contro i suoi amici, quando tutto d’un tratto si placa. Si ferma come se fosse rimasto in uno stato catatonico. Riprende poi a parlare, calmo e tranquillo del pranzo, come se nulla fosse successo. Jean è entrata nella sua mente e lo ha placato, rasserenato, secondo un certo modo di vedere, lo ha manipolato, secondo un altro modo di vedere. In ogni caso, è stata molto cinica e risoluta. Ci viene qui presentata una nuova Jean Grey, decisamente determinata a raggiungere il suo scopo. Ora, decisamente, la leadersheep di Ciclope, sul gruppetto die cinque è messa in discussione.
Un grande Bendis! Mi piace davvero il suo modo di scrivere le storie, di legarle tra di loro, di saltare da una all’altra, regalando una visione d’insieme straordinaria. Ottimi anche i disegni di Marques, li ho apprezzati davvero.

Al prossimo fumetto!

iSmAeLe

mercoledì 2 ottobre 2013

DAMPYR 162

Cari amici,
nuovo fumetto, nuova storia, nuove emozioni...che dire...la china scorre potente sulle pagine di questo fumetto. Quale fumetto? L'ultimo Dampyr. Ve ne parlo qui sotto!


DAMPYR 162
Il figlio di Joan
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Mauro Boselli
DISEGNI: Michele Cropera
COPERTINA: Enea Riboldi
LETTERING: Omar Turis

La storia di questo numero ha un prequel, il numero 159 della serie, ed in questo numero 192 se ne tirano le conseguenze. Per farla breve, scopriremo in questo numero che ne sarà di Joan e di suo figlio. Un figlio avuto da Charles Moore, alias Oenghus Mordha, un maestro della notte. E voi lo sapete, vero, se un maestro della notte ha un figlio da una donna umana? Se vi dico Dampyr, vi dice nulla? Eh si, scopriremo in questo numero, cosa ne sarà del piccolo Charles, un piccolo Dampyr.
La storia come sempre è ben orchestrata, ottimi cambi di ritmo, accompagnati da dati geografici e documentari, come al solito di qualità. In questa storia si parla di Skellig Michael, un luogo davvero suggestivo del sud dell’Irlanda. Un vecchio monastero abbandonato, dove Chloe,  Aysha e Vivien (esatto, proprio le tre zie di Dampyr) insieme a Joan e Charles, trovano rifugio, pensando di essere sfuggite alle spie di Nergal. Nergal, venuto a conoscenza della presenza di un nuovo Dampyr, sembra non lo voglia uccidere, ma soggiogare e rendere schaivo, per poterlo usare a suo piacimento come uno schiavo. Ingaggia allora Marianna (una succube, ex-allieva di Samael), demone dai grandi poteri di fascinazione, che su un piccolo ed inerme bambino (al momento Charles non è altro che questo), potrebbero soggiogarne la mente a vita; e, inaspettatamente Erlink Khan (vampiro, maestro della notte, amico di Draka, padre di Harlan). I colpi di scena vi attenderanno ad ogni girare di pagina: da Samael che fa visita a Chloe per avvisarla del pericolo che corrono, all’intervento dell’elementale che protegge le rovine di Skellig Michael, alla partecipazione di Araxe, come spia che passa informazioni ad Harlan in cambio di…ecco, come dire…in cambio di sesso! Una vampira ed un Dampyr che…eh si…leggetevi questo numero per scoprire come. Le indagini di Harlan prendono piede all’Aquila verde aiutato da Nicholaus e lo porteranno fino nel sud dell’Irlanda, appena in tempo per affrontare i suoi nemici e salvare Charles.
Come dicevo sopra la storia ti conduce come in una spirale di eventi, fino alla soglia della tempesta, quando tutte le pedine sono schierate, e le ultime, stanno per esserlo; e poi si da il via alla baraonda. Fino al placarsi della tempesta quando tutto si risolve per il meglio.
La parte grafica è affidata a Michele Cropera (che mi piace ricordare come primo ospite dell’edizione di Peveragno Comics. Correva l’anno 2007 e Michele portò a quell’edizione diverse stampe del Dampyr che stava realizzando in quel periodo - alcune foto) e devo dire che mi è piaciuta molto. Lo stile di Michele, che segue da quando disegnava per Lazarus Leed (qui di seguito una sua interpretazione del personaggio realizzata in occasione di Peveragno Comics) 


si è decisamente evoluta nel tempo. Lo apprezzavo molto sulle pagine di LL, ed ho fatto non poca fatica ad abituarmi a questo suo nuovo stile, molto tratteggiato, sebbene mantenga una certa pulizia caratteristica del tratto. Devo dire che con questo numero ha nuovamente trovato un segno ispirato. Molto molto evocativo. Alcune tavole, alcune vignette sono davvero notevoli (tutte le mutazioni dei vari vampiri o demoni che compaiono sono davvero ben fatte, realizzate nell’istante della mutazione, in cui sono riconoscibili la parte umana e quella demoniaca o vampiresca – davvero belle -, gli spiriti che Joan intravede da dietro al vetro di casa sua, sotto la pioggia, all’inizio della storia, saranno anche solo una vignetta, ma l’ho trovata bellissima.
Cerchiamo allora di fare un sunto: una storia ben raccontata, ritmo avvolgente, disegni evocativi, luoghi fantastici mescolati a luoghi reali, leggende vere diventano spiriti elementali schierati nella lotta tra bene e male, un piccolo dampyr da proteggere, bene e male che si affrontano, ma non apertamente per non rompere l’equilibrio tra le due parti…direi che si sono tutti gli ingredienti per una storia da consigliarvi.
So di averlo già detto, ma davvero Dampyr è al momento una serie davvero consigliatissima a tutti.

Al prossimo fumetto!

iSmAeLe

FUMETTI NEWS: robilante, zagor

Cari amici tutti, vi segnalamo che prossimamente,
in particolare il 06 ottobre potrete parlare di fumetti a Robilante...alla prima edizione di Robilante Comics.



Vi segnalamo poi (in particolare al nostro amico Mauro Nostromo Fishleg) questo:



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