Buon salve a tutti quanti gli amici chinauti,
torno a voi con alcune impressioni dell'ultima storia a fumetti che ho letto:
Nathan Never N° 288
Senza via di scampo
Nathan Never N° 289
Con gli occhi delle stelle
Soggetto: Mirko Perniola
Sceneggiatura: Mirko Perniola
Disegni: Valentino Forlini
Copertina: Sergio Giardo
Senza via di scampo
Nathan Never N° 289
Con gli occhi delle stelle
Soggetto: Mirko Perniola
Sceneggiatura: Mirko Perniola
Disegni: Valentino Forlini
Copertina: Sergio Giardo
Copertine non male, anche se non mi hanno fatto impazzire. Per entrambe i colori sono freddi e si richiamano una con l'altra. Per le pose: decisamente statica la prima (forse troppo), più dinamica la seconda. Ma cose sempre...queste sono le opinioni del sottoscritto, quindi contano quel che contano.
Ma veniamo alla storia.Una storia doppia interessante. Il dobbio binario non è solo quello del fatto che è spalmata su due numeri, ma anche che l’avventura si svolge su due diversi piani. Nello spazio Link e Legs se la devono vedere con un capitano di vascello dell’esercito a cui non piace stare agli ordini, e fanno da supporto al mediatore della CBA (personaggio interessante che sembra sempre sapere il fatto suo e cosa fare, anche dopo che l’assalto dei marines del’esercito fallisce miseramente). Una storia in cui la tensione sale. In cui le richieste dei terroristi vengono poste affinchè siano comprensibili, nel senso che chiunque che le sente possa parteggiare per loro. Ovviamente i modi per difendere e diffondere le loro idee non sono proprio condivisibili (personalmente). Sulla terra Bracco e Nathan sono alla ricerca del capo dei terroristi, evaso poco prima che i terroristi assaltassero la base, aiutati da Ekene che man mano che le pagine avanzano ne stila un profilo psicologico dettagliato.
Le due vicende si intersecheranno quando il capo dei terroristi verrà trovato, portato nello spazio e tutta la vicenda si risolverà. Ma forse non nel modo che ci si potrebbe aspettare.
La conduzione della storia da parte di Perniola mi è parsa buona. Buona alternanza tra dialoghi e azione. I caratteri dei personaggi sono molto ben esaltati da battute e comportamenti. La vicenda è di stretta attualità trattando l’argomento del terrorismo e in qualche misura non ci serve una minestra riscaldata di buoni versus cattivi; quanto piuttosto i cattivi hanno sfumature buone, comprensibili, le loro ragioni possono essere condivisibili.
La parte di disegno non ha incontrato troppo il mio gusto, ma ovviamente questa opinione lascia il tempo che trova.
La conduzione della storia da parte di Perniola mi è parsa buona. Buona alternanza tra dialoghi e azione. I caratteri dei personaggi sono molto ben esaltati da battute e comportamenti. La vicenda è di stretta attualità trattando l’argomento del terrorismo e in qualche misura non ci serve una minestra riscaldata di buoni versus cattivi; quanto piuttosto i cattivi hanno sfumature buone, comprensibili, le loro ragioni possono essere condivisibili.
La parte di disegno non ha incontrato troppo il mio gusto, ma ovviamente questa opinione lascia il tempo che trova.
Prima di salutarvi vi segnalo ancora questo link del sito Bonelli dove troverete un'interessante intervista proprio a Miko Perniola: LINK INTERVISTA
Ora davvero posso proprio salutarvi...
...al prossimo fumetto!
iSmAeLe
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