Un buongiorno a tutti voi, cari clandestini, dal vostro Mozzo!
E' un po'che non ci sentiamo, come state??? Io molto bene... e giuro che rimedierò all'assenza!
Iniziamo subito, allora... buona lettura!
Eccoci qui, come ogni mese, a parlare del nuovo numero del mensile dei Vendicatori, che nell’undicesimo albo ci propone quattro storie; la prima, collegata al maxi-evento AVX e con protagonista l’Hulk Rosso, la seconda con la quinta parte di Avengers Assemble, la quarta con l’ultimo capitolo de "le mirabolanti avventure di Cap e Falco" e, per finire, la seconda parte de VENDICATORI: ORGINI – Scarlet e Quicksilver.
Nelle 22 pagine della prima storia, Brian Michael Bendis ci mostra il punto di vista di un particolare personaggio nei confronti della guerra Vendicatori/X-Men: l’ex-generale Thunderbolt Ross, ovvero l’Hulk Rosso. Questi viene utilizzato dagli "eroi più potenti della Terra" come il suo omonimo verde, ovvero come ariete contro i pesi massimi mutanti, ma lui sente che la forza bruta non è l’unica cosa che può dare: egli, essendo un generale militare, ha un forte senso del dovere e la giusta visione tattica per prendere la decisione di intrufolarsi in versione umana all’interno di Utopia con l’intento di eliminare Ciclope. Scoperto da Emma Frost, dovrà combattere contro lei, Magneto, Magik e Ciclope: avrà salva la vita, ma tornerà dai Vendicatori malconcio e con una profonda "X" incisa sul petto!
La vicenda, che guardata all’interno dello scacchiere di AVX risulta essere niente di che, è in realtà importante per quel che riguarda l’evoluzione di Rulk; non solo lo scopriamo capace di tenere testa a 5 dei mutanti più potenti della Terra, ma anche non soddisfatto del ruolo che ha all’interno dei Vendicatori: questi non lo vedono come il generale militare che lui, in qualche modo, è ancora… ma soltanto come un Hulk. Spero sinceramente non si perda di vista questa sfaccettatura!
Bendis riesce a farci immergere perfettamente nella psicologia del Gigante di Rubino attraverso un uso particolare della narrazione e a una serie di lunghe didascalie che comunque non stancano: i disegni sono dell’ormai indispensabile Walter Simonson, che segue le direttive di Bendis regalando quel tanto di tensione che rende la storia ancora più interessante.
Ma passiamo, rapidamente come un raggio ottico, a parlare di Amore in battaglia, quinta parte della miniserie Avengers Assemble, che ricordiamo ha come protagonisti i Vendicatori cinematografici; come sappiamo, la Terra è minacciata dalla presenza di Thanos, e a soccorso dei Vendicatori arrivano i Guardiani della Galassia: essi sono un gruppo cosmico di personaggi molto particolari, il terrestre Peter Quill, gli assassini alieni Drax e Gamora, il procione evoluto Rocket Racoon e l’insettoide Bug. Ben poca azione (se non in flashback), questa volta: i due gruppi hanno un incontro peculiare, nel quale si scoprono finalmente le ragioni dietro l’attacco di Thanos. Curioso il siparietto "hot" tra la Vedova Nera e Occhio di Falco… che sembrano molto più che amici!
Mmmh. Episodio un po’meno coinvolgente del precedente, con pochissima azione, ma d’obbligo non solo per riprendere fiato ma per comprendere i punti ancora oscuri della vicenda; Bendis continua, e continua bene, a trattare Avengers Assemble come un ipotetico seguito del film The Avengers: i Vendicatori hanno un ruolo quasi "di contorno" (tranne per la vicenda Vedova-Falco), e sono i Guardiani a farla da padrone, con spiegazioni e lezioncine di società intergalattica. Nulla da eccepire alla scena finale, che vede Thor, il Quinjet dei Vendicatori e la nave volante dei Guardiani librarsi dall’atmosfera terrestre per andare incontro a Thanos, resa ancora più maestosa dalle matite di Mark Bagley!
Un ultimo appunto sull’episodio finale delle "mirabolanti avventure di Cap e Falco": davvero gustoso!
Dopo la distruzione del complesso militare Damocles (a opera di un gruppo, fate attenzione, di dinosauri non-morti risvegliati dal malvagio Stegron e posseduti da spiriti maligni alieni), Cap, Occhio di Falco e il personale vengono attaccati da un enorme serpente demoniaco: i due Vendicatori, assieme alla direttrice del complesso Kashmir Vennema e a Stegron, riescono a sconfiggerlo… ma una misteriosa figura, finanziatore del complesso, si appresta a continuare le proprie deviate ricerche sui dino-zombi!
Cullen Bunn termina il proprio ciclo, che scopriamo essere il primo di un progetto denominato Captain America and… riempiendolo di tutti quegli elementi che l’hanno fin dall’inizio caratterizzato: fantascienza, spy-story, botte da orbi, colori sgargianti e atmosfere cupe al contempo.
Sempre migliori i disegni di Alessandro Vitti, che spero di rivedere in altri lidi.
E' un po'che non ci sentiamo, come state??? Io molto bene... e giuro che rimedierò all'assenza!
Iniziamo subito, allora... buona lettura!
Eccoci qui, come ogni mese, a parlare del nuovo numero del mensile dei Vendicatori, che nell’undicesimo albo ci propone quattro storie; la prima, collegata al maxi-evento AVX e con protagonista l’Hulk Rosso, la seconda con la quinta parte di Avengers Assemble, la quarta con l’ultimo capitolo de "le mirabolanti avventure di Cap e Falco" e, per finire, la seconda parte de VENDICATORI: ORGINI – Scarlet e Quicksilver.
Nelle 22 pagine della prima storia, Brian Michael Bendis ci mostra il punto di vista di un particolare personaggio nei confronti della guerra Vendicatori/X-Men: l’ex-generale Thunderbolt Ross, ovvero l’Hulk Rosso. Questi viene utilizzato dagli "eroi più potenti della Terra" come il suo omonimo verde, ovvero come ariete contro i pesi massimi mutanti, ma lui sente che la forza bruta non è l’unica cosa che può dare: egli, essendo un generale militare, ha un forte senso del dovere e la giusta visione tattica per prendere la decisione di intrufolarsi in versione umana all’interno di Utopia con l’intento di eliminare Ciclope. Scoperto da Emma Frost, dovrà combattere contro lei, Magneto, Magik e Ciclope: avrà salva la vita, ma tornerà dai Vendicatori malconcio e con una profonda "X" incisa sul petto!
La vicenda, che guardata all’interno dello scacchiere di AVX risulta essere niente di che, è in realtà importante per quel che riguarda l’evoluzione di Rulk; non solo lo scopriamo capace di tenere testa a 5 dei mutanti più potenti della Terra, ma anche non soddisfatto del ruolo che ha all’interno dei Vendicatori: questi non lo vedono come il generale militare che lui, in qualche modo, è ancora… ma soltanto come un Hulk. Spero sinceramente non si perda di vista questa sfaccettatura!
Bendis riesce a farci immergere perfettamente nella psicologia del Gigante di Rubino attraverso un uso particolare della narrazione e a una serie di lunghe didascalie che comunque non stancano: i disegni sono dell’ormai indispensabile Walter Simonson, che segue le direttive di Bendis regalando quel tanto di tensione che rende la storia ancora più interessante.
Ma passiamo, rapidamente come un raggio ottico, a parlare di Amore in battaglia, quinta parte della miniserie Avengers Assemble, che ricordiamo ha come protagonisti i Vendicatori cinematografici; come sappiamo, la Terra è minacciata dalla presenza di Thanos, e a soccorso dei Vendicatori arrivano i Guardiani della Galassia: essi sono un gruppo cosmico di personaggi molto particolari, il terrestre Peter Quill, gli assassini alieni Drax e Gamora, il procione evoluto Rocket Racoon e l’insettoide Bug. Ben poca azione (se non in flashback), questa volta: i due gruppi hanno un incontro peculiare, nel quale si scoprono finalmente le ragioni dietro l’attacco di Thanos. Curioso il siparietto "hot" tra la Vedova Nera e Occhio di Falco… che sembrano molto più che amici!
Mmmh. Episodio un po’meno coinvolgente del precedente, con pochissima azione, ma d’obbligo non solo per riprendere fiato ma per comprendere i punti ancora oscuri della vicenda; Bendis continua, e continua bene, a trattare Avengers Assemble come un ipotetico seguito del film The Avengers: i Vendicatori hanno un ruolo quasi "di contorno" (tranne per la vicenda Vedova-Falco), e sono i Guardiani a farla da padrone, con spiegazioni e lezioncine di società intergalattica. Nulla da eccepire alla scena finale, che vede Thor, il Quinjet dei Vendicatori e la nave volante dei Guardiani librarsi dall’atmosfera terrestre per andare incontro a Thanos, resa ancora più maestosa dalle matite di Mark Bagley!
Un ultimo appunto sull’episodio finale delle "mirabolanti avventure di Cap e Falco": davvero gustoso!
Dopo la distruzione del complesso militare Damocles (a opera di un gruppo, fate attenzione, di dinosauri non-morti risvegliati dal malvagio Stegron e posseduti da spiriti maligni alieni), Cap, Occhio di Falco e il personale vengono attaccati da un enorme serpente demoniaco: i due Vendicatori, assieme alla direttrice del complesso Kashmir Vennema e a Stegron, riescono a sconfiggerlo… ma una misteriosa figura, finanziatore del complesso, si appresta a continuare le proprie deviate ricerche sui dino-zombi!
Cullen Bunn termina il proprio ciclo, che scopriamo essere il primo di un progetto denominato Captain America and… riempiendolo di tutti quegli elementi che l’hanno fin dall’inizio caratterizzato: fantascienza, spy-story, botte da orbi, colori sgargianti e atmosfere cupe al contempo.
Sempre migliori i disegni di Alessandro Vitti, che spero di rivedere in altri lidi.
Nessun commento:
Posta un commento