giovedì 4 luglio 2013

DRAGONERO 01

Ciao a tutti naviganti nel mare della china!
Come state oggi? Avete letto qualche bel fumetto?
Io sì! Ho letto il primo numero del nuovo progetto fantasy della Bonelli (che tra l'altro, gente, ha aggiornato il sito, andate a darci un'occhiata!). Non mi dilungo oltre e vado subito a parlarvi di...


...DRAGONERO 01
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Luca Enoch e Stefano Vietti
DISEGNI: Giuseppe Matteoni
LETTERING: Marina Sanfelice
COPERTINA: Giuseppe Matteoni

Inizio con il dirvi che sarò molto di parte, e decisamente poco obbiettivo. Pessimo inizio per una recensione vero? Eh lo so, ma preferivo avvisarvi in anticipo. Un fumetto fantasy? Sarò decisamente poco obbiettivo, vista la passione che nutro per questo mondo ormai da un sacco di tempo.
Detto questo, ed aggiunto che sono particolarmente felice che la Bonelli abbia scelto questo nuovo modo di declinare l’avventura. Ad essere sincero se ne sentiva la mancanza nel panorama delle produzioni Bonelli. Una nuova frontiera dell’avventura è stata aperta!

Il progetto, a quanto ho letto sul nuovo sito della Bonelli e in giro per la rete, è molto ricco. La creazione di tutto il background e del mondo in cui si svolgono le vicende che leggeremo è molto dettagliato. Bè, se pensiamo che Enoch e Vietti lavorano a questo progetto dal 1995, direi che non c’è da stupirsi più di tanto.
Tra le tante iniziative legate a questo Dragonero vi segnalo il davvero bel blog in cui lo stesso Ian Aranill, il protagonista delle vicende narrate, tiene un suo personale diario. Davvero un ottimo strumento per integrare il mondo cartaceo con quello digitale.
Ma veniamo alla storia di questo primo numero. Davvero bella e coinvolgente. Fatta di avventura, inseguimenti sui tetti di Baijadan, la città portuale, capitale orientale delle satrapie nomadi, soste e racconti di eventi passati (che intanto aiutano il lettore a conoscere il passato del nostro protagonista, descritto nel primo numero delle Storie di Bonelli – ormai esaurito). Iniziamo a conoscere Ian ed il mistero che lo avvolge. Si stanno manifestando in lui strani poteri, che scopriremo con il proseguire delle storie, che sono strettamente legati all’uccisione del drago che gli ha dato, tra le altre cose, il soprannome di Dragonero.
In questo numero, un’indagine segreta per scoprire e debellare un traffico di armi, porta alla luce un ricordo di Ian, un’avventura vissuta sei anni prima, in cui, si era imbattutto nel fango pirico. Lo stesso fango che sembrerebbe aver ucciso la trafficante di armi. Una terribile arma usata dal margravio Moravik, nella sua guerra di repressione nei confronti degli orchi. Il fango pirico è una fanghiglia puzzolente che una volta infiammata non smette di bruciare, nemmeno sott’acqua, in assenza di ossigeno la combustione viene solo sospesa e riprenderà al ritorno dell’aria. Brucia e consuma qualsiasi sostanza, dalla pietra all’acciaio. Insieme ai compagni di allora, Ian, scopre il luogo di produzione di quest’arma terribile, ma viene scoperto e deve fuggire. La vicenda passata si alterna con quella presente, in cui, il gruppo di avventurieri composto da Ian, l’orco Gmor, la piccola elfa Sera e la sorella di Ian, Mirva, appartenente alla gilda dei Tecnocrati, si sta recando verso il rifugio del saggio Alben, anziano mago dell’ordine dei Luresindi, per vedere con lui cosa fare. La contrabbandiera stava commerciando fango pirico. Anche oggi occorre fermare questo contrabbando al fine di evitare che quell’arma s idiffonda e venga usata.
La storia e davvero ben raccontata, l’altalenarsi delle vicende presenti e passate è davvero ben calibrata e bilanciata, per nulla pesante. Al termine di questo primo numero, la curiosità di leggerne la continuazione è tantissima, il desiderio di scoprire altre parti del mondo di Dragonero è tanta.
Vi confido che, con questo fumetto, come facevo da bambino, mentre leggevo la storia andavo a seguirne le vicende sulla cartina del mondo. Dire che mi ha coinvolto è dire poco.
Vi avevo detto che sono di parte vero?
I disegni di Matteoni sono decisamente buoni, anche se in alcune tavole la qualità sembra venire un poco meno. Ho apprezzato molto il ripasso a china, ha la giusta rotondità per tavole fantasy! Decisamente dettagliati i particolari degli abiti e dell’equipaggiamento degli avventurieri.
Cosa raccontarvi ancora? Sono davvero entusiasta di questa iniziativa Bonelli. 

Fumetto consigliatissimo!

Al prossimo fumetto

iSmAeLe
 

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