Avete mai provato a passare diverse ore in punta all'albero maestro dell'ammiraglia Fumetto (la nave più famosa del mare della china) di vedetta? Se lo avete già fatto sapete bene di cosa sto parlando, altrimenti vi spiego io. Una noia mortale! Il tempo non passa proprio, l'orizzonte è tutto uguale. China ad est, china ad ovest, a nord e a sud. China, china e ancora china. Ogni tanto banchi di fumetti all'orizzonte. La scorsa settimana mi sono toccati diversi turni di vedetta...dopo il primo mi sono fatto furbo e mi sono portato da leggere. Una storia interessante...ma aspettate và, ve ne parlo meglio.
NATHAN NEVER SPECIALE 23
Il Predatore
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Eccher
Disegni: Mario Jannì
Copertina: Roberto De Angelis
Lettering: Alessandra Belletti
Il Predatore
Soggetto e sceneggiatura: Giovanni Eccher
Disegni: Mario Jannì
Copertina: Roberto De Angelis
Lettering: Alessandra Belletti
Leggendo questa storia, sono rimasto sul giudizio da esprimere fino all’ultimo, diciamo fino al finale. Eh sì, il finale della storia mi è piaciuto proprio tanto. La storia, ideata da Giovanni Eccher, al suo esordio con il mondo di Nathan Never, e disegnata da Mario Jannì, in alcune tavole davvero d’impatto, in altre un po’ meno; racconta di un caso di investigazione al primo livello. La storia incuriosisce all’inizio per alcune particolarità. Per esempio, il cliente che assolda l’Agenzia Alfa è uno dei barboni del primo livello. Uno di coloro che rischiano continuamente la vita in quanto il primo livello è perseguitato da un nuovo “predatore”.
Qualcuno che uccide barboni e senza tetto del primo livello. Il barbone, Andreas, assolda Nathan e Legs con i risparmi della sua precedente vita. Le indagini proseguono, in crescendo, dapprima con un indagine sul campo, ma puramente informativa, per poi mutare e diventare un’indagine d’azione. Il cattivo di turno lo si scopre…diciamo a metà della storia? Ma la cosa molto bella e caratteristica (Eccher è stato proprio bravo in questo) è che pian piano ci vengono anche svelate le motivazioni del cattivo, ci viene svelata in qualche modo la sua storia personale, ci vengono raccontati i suoi segreti, che vorrebbero motivare il perché delle sue azioni. Belli i colpi di scena ed il ritmo della storia, che varia in continuazione. Il panorama del primo livello è ben reso dai disegni di Jannì. La tavola che più mi è rimasta impressa è senza dubbio una di quelle finali in cui Nathan e Legs stanno inseguendo il predatore, stanno cercando di stanarlo…e Nathan si getta dal tetto di un edificio in rovina…se vi capita tra le mani mi direte se non è mozzafiato.
Che altro dire? Un buon esordio per Eccher, una bella storia con tutte le caratteristiche che piacciono agli appassionati di Nathan Never: tecnologia, investigazione, azione.
Altre considerazioni sparse: mi ha colpito positivamente come la storia viene fatta iniziare qualche giorno prima di Natale e viene conclusa proprio la sera della vigilia, con Nathan e Legs che risolto il caso, se ne vanno oguno per la sua strada, sottolineandone ancora una volta, se necessario, il loro carattere solitario e melanconico di fondo. Curioso interessamento di Elania Elmore per Nathan in diverse situazioni…che si prospetti qualcosa?
Al prossimo numero, al prossimo fumetto!
Altre considerazioni sparse: mi ha colpito positivamente come la storia viene fatta iniziare qualche giorno prima di Natale e viene conclusa proprio la sera della vigilia, con Nathan e Legs che risolto il caso, se ne vanno oguno per la sua strada, sottolineandone ancora una volta, se necessario, il loro carattere solitario e melanconico di fondo. Curioso interessamento di Elania Elmore per Nathan in diverse situazioni…che si prospetti qualcosa?
Al prossimo numero, al prossimo fumetto!
i S m A e L e
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