mercoledì 20 febbraio 2013

THOR E I NUOVI VENDICATORI 166

Lo so lo so che questo numero è uscito ormai un mese fà e so anche che in edicola c'è già il numero 167 (c'è lo già a casa che aspetta di essere letto, hehe), ma cosa devo dirvi. Vai di qui, vai di là, visita una nuova isola del mare della china, scendi in un porto,e....e sapete come vanno queste cose. In ogni caso, ecco due parole sulle storie di questo numero.

THOR E I NUOVI VENDICATORI 166
La seduzione di Donald Blake
STORIA: Matt Fraction
DISEGNI: Pepe Larraz
COLORI: Frank D’Armata
LETTERING: Barbara Stavel

Viaggio nel mistero
STORIA: Kieron Gillen
DISEGNI: Richard Elson
COLORI: Ifansyah Noor Di If
LETTERING: Barbara Stavel

I nuovi vendicatori
STORIA: Brian Michael Bendis
DISEGNI: Mike Deodato
COLORI: Rain Beredo
LETTERING: Barbara Stavel

Senza ombra di dubbio un numero onirico e sognante, un numero in cui i vari protagonisti delle diverse storie si addentreranno, chi nel proprio inconscio, che nell’inconscio della Bretagna, chi nell’io di un entità cosmica. Ma partiamo subito: Thor ed il nano Hreidmar hanno liberato le Cavalle, entità che anche loro ritenevano appartenere al mito. Entrambi sono imprigionati in un grande incubo, creato da loro stessi per loro stessi grazie al potere delle Cavalle. Queste ultime fuggono dalla loro prigione in cui Odino le aveva imprigionate e attaccano tutta Nidavellir arrivando fino ad Yggdrasil, l’albero del mondo…hanno così troato la via per gli altri regni. Si prospetta un pasticcio. E Thor? Al momento è bellamente alle prese con il fatto che non riesce proprio a pensare ad un grande prato fiorito in cui riposarsi, tanto per plasmare il mondo del sogno che in questo momento lo sta circondando, ma essendo un guerriero a cosa volete che pensi? Nemici, battaglie, etc. Vi lascio immaginare come il mondo del sogno gli si possa plasmare intorno. E poi, volete che non pensi al suo più grande incubo? Come quale? Ma suo padre Odino, che infatti fa la sua terribile comparsa sul finire della storia.

Lo so che i più attenti tra di voi si staranno domandando “ok va bene, ma perché allora la storia si intitola  - La seduzione di Donald Blake - ?” Bravi! Molto attenti! La storia di Thor, è alternata con quella del suo alter-ego umano, che avendo scoperto che la sua vita era quasi tutta una finzione orchestrata da Odino per poter far sì che lo stesso Blake ospitasse l’entità di Thor; si è rivolto all’incantatrice per diventare anche lui un dio (desiderio ancestrale dell’uomo, il desiderio di sfidare la divinità per averne il potere). Diciamo che le cose non vanno proprio come Blake si sarebbe aspettato (ma dai?). La scena finale direi che è abbastanza emblematica: l’incantatrice con in mano uno spadone, nell’altra mano tiene sollevata la testa di Donald Blake, ancora vivo.
La storia che invece vede Loki come protagonista, viaggio nel mistero, mi ha ricordato invece in maniera molto forte un libro scritto da Neil Gaiman, American Gods. In entrambi abbiamo uno scontro tra le antiche divinità e quelle nuove. In che senso? Come in che senso? Parlo di uno scontro tra il culto di entità che hanno fatto la storia di un popolo, di una nazione, personaggi che hanno creato il mito di una cultura e dall’altra parte della barricata i nuovi idoli derivanti dalla modernità. Uno scontro generazionale. Uno scontro tra ideologie. La storia sviluppata da Kieron Gillen e Richard Elson mi è piaciuta, nel suo alternarsi di eventi. Sappiamo come è Loki, prima sembra che sia schierato con una parte, poi con un’altra, poi torna indietro, e poi ancora cambia. Un dobbio giochista di tutto rispetto. Una bella storia.
Ed infine? Infine abbiamo una storia direttamente collegata con la saga di AVX. Lo sapevate che tempo addietro Leonardo Da Vinci fu convocato presso K’un-Lun per aiutare la giovane dai capelli rossi (vi dice nulla) scelta come nuovo Iron Fist e portatrice della Fenice. E si, la vicenda narrata in AVX, non racconta della prima volta della visita della Fenice (e questo lo sappiamo bene), ma non narra nemmeno la seconda (e questo forse non ce lo aspettavamo). Sul finale della storia la giovane è diventata il nuovo Iron Fist e la Fenice sta per arrivare. E Leonardo Da Vinci come verrà coinvolto? Al momento a parte costruire un enorme telescopio per osservare la venuta dell’uccellaccio di fuoco non ha fatto molto. Curiosi? Io molto davvero!!!
Dunque…a parte la prima storia di Thor, in cui forse non succedere un molto, mi permetterei di definirla una storia di passaggio, per quanto riguarda le altre due credo siano ben strutturate, coinvolgenti, che incuriosiscono, che appassionano. Un numero consigliato? Oh yes!

i S m A e L e 

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