domenica 10 febbraio 2013

DARK AVENGERS 1

Un freddissimo saluto e un augurio di buona domenica a voi che, come noi membri dell'equipaggio dell'Ammiraglia Fumetto, vi state riposando pronti a riprendere la rotta della vostra vita quotidiana tra qualche ora!
Io sono il Mozzo e, nonostante il capitano mi abbia messo a tagliare patate e sfilettare pesci sul ponte, vi vorrei parlare di un nuovo volume a fumetti letto recentemente... buona lettura!

Che nelle avventure dei nostri amati supereroi ci siano "buoni" e "cattivi" è talmente ovvio dirlo che ve l'ho detto lo stesso.
Ma che cosa capita quando i secondi vengono obbligati dalla legge a diventare i primi?
Ecco a voi DARK AVENGERS 1!

Ci sono volumi (o albi) che iniziano la propria storia editoriale dopo storie particolarmente importanti; è un meccanismo ben oliato, ma che alla lunga non riserva alcuna sorpresa. Come ovviare a questo senso di già visto? Iniziando una pubblicazione tutta nuova da una storia in continuity come qualsiasi altra. Forse.
In principio erano i Thunderbolts, supercriminali obbligati a “servire il Bene” per guadagnarsi sconti sulla pena; con Dark Reign, maxi-evento che vede Norman Osborn (Goblin) a capo della sicurezza americana, alcuni di essi diventano veri e propri Vendicatori: i “nuovi” Thunderbolts sono purtroppo solo un gruppo di contorno. Con la caduta di Osborn, altri Thuderbolts arrivano sulla scena, “controllati” da Luke Cage (leader dei Nuovi Vendicatori), ma si sciolgono durante gli eventi del crossover Fear Itself: la loro ultima ha vede come membri Moonstone (psichiatra psichiatrica quanto potente), Satana (maga infernale), Hyde (energumeno gentiluomo), Boomerang (lanciatore un po’ idiota), il Fantasma (esperto di tecnologia), Centurius (dotato di un’armatura e anche lui esperto di tecnologia), Troll (umanoide selvaggia proveniente da una dimensione parallela) e l’Uomo Cosa (essere vegetale capace di viaggiare nel tempo e nello spazio).
Con il ritorno di Norman Osborn, però, le cose si complicano; questi crea infatti una nuova versione dei suoi Oscuri Vendicatori, comprendente tra gli altri Skaar (figlio adolescente e alieno di Hulk), Ragnarok (clone robotico di Thor), Ragno Nero (ex-divinità mostruosa umanizzata), Trickshot (fratello di Occhio di Falco) e Toxie Doxie (capace di agire sugli agenti chimici e biologici).


DARK AVENGERS inizia così: dopo aver perso i Thunderbolts, attualmente “a spasso nel tempo”,  il Comitato di Controllo governativo incarica Luke Cage di costruire una nuova squadra utilizzando i membri degli ultimi Oscuri Vendicatori di Osborn, con i quali dovrà recuperare un superumano disperso nella misteriosa regione medio-orientale di Sharzhad (introdotta nelle avventure dell’Hulk Rosso). I Thunderbolts, intanto, riescono a fermare la propria deriva temporale e mentre tentano di raggiungere il presente finiscono un po’dappertutto: all’alba dell’uomo (dove trovano il Dottor Destino, finito lì dopo aver perso una battaglia con il proprio vecchio mentore),  agli inizi del XXI° secolo e in un futuro distopico nel quale il mondo è gestito da una forza di polizia autoritaria di cloni di vecchi supereroi (avete detto Dredd?!). Proprio in questo futuro distopico scoprono che è necessario che tornino nella loro epoca e raggiungano Sharzhad per evitare un qualche evento che ne ha permesso la realizzazione; lì, intanto, gli Oscuri Vendicatori hanno un brutto incontro con il signore della guerra locale, il potene Sultano Magus: contando che la metà dei membri sembra avere un piano per evadere dal controllo di Cage, quando i due gruppi si troveranno faccia a faccia si prevedono grandi botte!


Quindi, cosa dire di questo primo numero di DARK AVENGERS? Che non è un capolavoro, prima di tutto, e che a ben vedere è pieno di personaggi gestiti in qualunque modo tranne quello utile a esprimere la loro intensità; allo stesso tempo, però, è anche importante notare come nonostante la grande densità di avvenimenti, questo sia un numero-preludio: l’azione vera e propria non tarderà ad arrivare, nei prossimi volumi, di questo sono certo. Ma diamo uno sguardo ai due gruppi.
I Thunderbolts mi piacciono, e molto; i membri sono ben caratterizzati e le loro forti (e instabili) personalità cozzano spesso l’una contro l’altra, riunendosi soltanto quando c’è da menare le mani: sono anche trattati con un’ironia che si sforza il più possibile di essere moderna, quanto basta per non diventare fastidiosa.
Gli Oscuri Vendicatori, invece, non posso che bocciarli. Intendiamoci, i personaggi presi singolarmente sono molto più carismatici di quelli dei Thunderbolts (personalmente vado matto per Skaar), ma messi all’interno di un gruppo non riescono a convincermi: sembrano abbozzati, tutto fumo e niente arrosto.
Tutto questo porta a una gestione davvero strana della narrazione, tanto che le avventure dei Thunderbolts e degli Oscuri Vendicatori sembrano scritte da due persone diverse (quando invece, ovviamente, si tratta sempre di Jeff Parker); vedere la vecchia formazione in giro per le ere passate e future è tutto sommato divertente, più che seguire i Vendicatori darkettoni cercare di penetrare Sharzhad nell’anonimato senza riuscirci: mi dispiace per Parker, ma qui come nelle storie di Rulk, non riesce a soddisfarmi del tutto.
I disegnatori sono addirittura 3, che si alternano continuamente; sulla prima parte dedicata agli Oscuri Vendicatori abbiamo Declan Shalvey, sulla seconda Gabriel Hernandez Valta e su quelle riguardanti i Thunderbolts, invece, Kev Walker. Sarà retaggio della mia “carriera” di giocatore di Magic, ma i disegni di Walker mi piacciono davvero moltissimo: un po’ meno quelli di Shalvey, che fa il suo dovere senza infamia e senza lode, e per nulla quelli di Valta, che ho trovato troppo confusionari e poco particolareggiati.

Diciamo quindi che le 5 storie contenute nel volume mi hanno lasciato tra l’indifferente e il divertito, senza esaltarmi troppo; non so perché ma non riesco a voltare totalmente le spalle a Jeff Parker, continuo a sperare, in HULK E I DIFENSORI, che migliori storia dopo storia, e così faccio anche con questi DARK AVENGERS: spero davvero che con i numeri successivi (in fumetteria dal prossimo aprile), la narrazione diventi più equilibrata e si vada a creare una singola squadra principale, magari con commistioni di personaggi presi da entrambe le esistenti… e votate perché ci sia Skaar, vi prego!!!

2 commenti:

  1. Personaggio preferito...Skaar...il figlio di Ulk...meraviglioso con quello spadone!!!

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  2. Guarda, se hai tempo, voglia e soldi da spendere ti consiglio di recuperare i due volumi 100% Marvel FOR FANS ONLY di "Skaar, figlio du Hulk"...veromente incredibili!

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