martedì 15 gennaio 2013

HULK E I DIFENSORI 7

Un caloroso saluto a tutti i clandestini che bazzicano la nostra ammiraglia del fumetto!
Io sono il Mozzo e questo è il fumetto di cui volevo parlarvi quest'oggi... buona lettura e alla prossima recensione!!!
  
Possono due facce della stessa medaglia staccarsi l'una dall'altra definitivamente?
Può un ex-generale dell'esercito statunitense combattere uno spirito maligno e un gruppo di vampiri?
Può un uomo in cerca di vendetta scatenare una guerra tra due staterelli africani?
Scoprite la risposta nel nuovo numero di HULK E I DIFENSORI!!!

Numero zeppo di storie per il nostro “arrabbiatissimo” mensile, con ben 5 vicende da leggere e gustare. Partiamo con quelle dedicate al Gigante di Giada, l’Hulk classico, che termina il lungo arco narrativo di Hulk contro Banner e ne inizia uno tutto nuovo con Solo; si prosegue poi con altre due vicende, questa volta dedicate all’Hulk Rosso, ovvero le prime due parti di Hulk Infestato: si conclude l’albo come al solito con i nostri amici Difensori e con il loro nuovo episodio dal titolo Felini!.

Ma andiamo con ordine e iniziamo a parlare del nostro amatissimo Hulk verde pisello! La quarta parte di Hulk contro Banner inizia esattamente dov’era finita la precedente, ovvero con l’esplosione della bomba gamma del folle Banner; se l’agente segreto Amanda Von Doom e la sua squadra fuggono dall’isola in tempo per evitarla, Hulk e lo scienziato pazzo rimangono: quest’ultimo muore quindi consumato dalle potenti energie liberate, mentre il primo non subisce alcun danno (apparentemente…) al di là della perdita di qualsiasi pelo su tutto il corpo! Ecco quello che accade in questo ultimo episodio: Banner muore.
Purtroppo non ci sono molti altri colpi di scena veri e propri e anche sotto l’aspetto del ritmo non notiamo momenti di particolare tensione (oltre a quello in cui esplode la bomba); Jason Aaron sembra voler tralasciare le sequenze d’azione in favore di un’introspezione un po’ più marcata nei confronti del Gigante di Giada, ma ci riesce sì e no. Buoni comunque gli spunti narrativi che lascia un po’in ogni pagina: leggendo la storia si ha la nettissima sensazione che Amanda Von Doom, la sua squadra e il Dottor Destino compariranno ancora sulle nostre pagine… interessante anche l’ultima tavola, che mette in dubbio la convinzione che di Banner, nella mente di Hulk, non sia rimasto proprio nulla.
E questa convinzione diventa terreno fertile per il colpo di scena dell’episodio successivo, Solo; risolto il “problema Banner”, Hulk si ritrova finalmente libero di vivere la propria vita ma scopre che nonostante possa fare ciò che desidera non trova la pace anelata da tempo: quando incontrerà She-Hulk Rossa, desiderosa di risposte in merito alla morte dell’ex-coniuge, tra i due saranno botte da orbi… ma ci sarà anche spazio per la passione e per una sorta di “ritrovarsi” sentimentale tra i due.
Sembrerò schizofrenico, ma non posso non ribaltare il giudizio appena dato ad Aaron, in questo caso. Azione, passione, pugni sul muso, macchine che volano ovunque, dialoghi taglienti, tristezza, solitudine, supereroine muscolose e dalla pelle rossa che si strappano i vestiti… davvero tutto ben gestito!!! Divertente anche l’utilizzo di un personaggio come l’Occhio (imbranato supercattivo), che ci permette di distendere un po’ i nervi dallo scontro dei due Hullk. Ah, il colpo di scena finale, giusto! Non appena Hulk e She-Hulk Rossa terminano il proprio “incontro/scontro”, il nostro amico verde si addormenta… per poi risvegliarsi pochi istanti dopo trasformato nuovamente in essere umano!
Ultimo appunto per quanto riguarda i disegni. Molto buono questa volta Whilce Portacio, che non so che cosa abbia fatto di diverso rispetto ai capitoli precedenti di Hulk contro Banner ma in questo caso mi è piaciuto molto di più… e un grande applauso a Jefte Palo: i disegni di Solo, molto “cartooneschi”, sono semplicemente azzeccati e molto ben dettagliati!





Ma spostiamoci cromaticamente per andare a discutere delle prime due parti di Hulk Infestato e del nuovo arco narrativo di Rulk, ovvero l’Hulk Rosso. Il Gigante di Rubino ha questa volta a che fare con un’entità mistica che si è legata a lui durante un viaggio all’Inferno (descritto in un albo uscito… prima che io iniziassi a leggere le sue storie!) e per liberarsene chiede aiuto al Dottor Strange: si metterà quindi alla ricerca di una magica fonte capace di mondarlo, entrando in rotta di collisione con il gruppo di “vampiri buoni” conosciuti come i Perdonati (e cari ai lettori del mensile GLI INCREDIBILI X-MEN).
Il mio interesse per le storie legate alle arti occulte supera anche la genetica diffidenza verso Rulk: davvero complimenti a Jeff Parker, che ha confezionato due episodi scorrevoli, intriganti e ben gestiti.
E’ interessante vedere un Rulk quasi impotente davanti a qualcosa con cui non può interagire a livello fisico, costretto a entrare in un territorio in cui essere predatore si rivela estremamente difficile… speriamo che Parker porti avanti queste premesse con la stessa intensità vista in questi primi episodi!
Per finire un sonoro “Wooow” per i disegni di Carlo Pagulayan, che si dimostra capace di rendere tutta la folta schiera di creature soprannaturali come vampiri, spiriti e zombie in modo molto dettagliato, allo stesso modo dei diversi superumani che vengono presentati (Machine Man e le sue trasformazioni sono davvero degne di nota).



In chiusura adiamo a parlare dei Difensori, che ricordiamo essere Iron Fist, Dottor Strange, Namor, She-Hulk Rossa e Silver Surfer e che questa volta si ritrovano un po’ sacrificati in senso di spazio. Il gruppo dell’impossibile è a caccia del misterioso e sfuggente John Aman, reo di aver ucciso diversi compagni di Iron Fist e deciso a impedire loro di analizzare il cosiddetto “motore Concordance”, un marchingegno con poteri sovrannaturali; in questo numero il gruppo raggiunge il Wakanda, stato africano controllato dall’attuale Pantera Nera (T’challa) e dalla principessa Shuri (anche lei una Pantera Nera) che confina con quello in cui dimora Aman: quest’ultimo arriverà ad attaccarli sul sacro suolo wakandiano, mettendo in serio pericolo la vita di T’challa… in tutto questo anche la Gatta Nera (abilissima ladra) raggiunge l’Africa in cerca di un misterioso artefatto posseduto proprio da Aman.
Matt Fraction. Ciao, sono un tuo giovane lettore. Ti prego, lo so che ti diverti come non mai a sceneggiare i Difensori… ma ora datti una calmata, ok?! Perché quel che è riuscito a darmi più di ogni altra cosa questo nuovo capitolo… è il mal di testa! Non dico sia una brutta storia (è Matt Fraction, dai!), ma a ogni numero triplicano i misteri occulti, gli artefatti magici, le organizzazioni segrete e chi più ne ha più ne metta… davvero non so dove voglia andare a parare il buon vecchio Matt, ma sono così colmo di fiducia in lui che non vedo l’ora di scoprirlo!
Reparto tecnico: nulla da eccepire! Terry Dodson continua, a mio avviso, a portare avanti un ottimo lavoro per quanto riguarda i disegni, con personaggi sempre più espressivi e scene d’azione intricate, movimentate e caotiche (ma comunque definite).

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