Un enorme saluto dal Mozzo, che reduce dai festeggiamenti di fine anno e befaneschi ritorna sull'ammiraglia fumetto con una nuova recensione, tutta da gustare!
Spero vi possa interessare: buona lettura!!!
Una
navicella spaziale giunge sulla Terra direttamente da un mondo morente,
portandovi un bambino che i raggi della nostra stella gialla rendono capace di
imprese straordinarie.
Egli
è Superman… ma questo non è il Kansas, quella non è Metropolis e nemmeno
l’America.
Questa
è l’Ucraina, quella è Mosca… e questa è l’Unione Sovietica! Per il Patto di
Varsavia!
La vicenda narrata in Superman-Red Son fa parte di quella
collana della DC Comics che racconta storie ipotetiche che non sono avvenute
nella continuity generale, ma che avrebbero potuto accadere se solo le cose
fossero andate in modo più o meno differente: questi sono gli Elsewords.
In questo specifico Elseword Mark Millar, Dave Johnson, Kilian Plunkett e Paul Mounts
(questi ultimi tre rispettivamente ai disegni, i primi due, e ai colori,
l’ultimo) ipotizzano che la navicella kryptoniana che ha portato Superman sul
nostro pianeta sia precipitata non nella campagna del Kansas, ma in quella
dell’Ucraina: l’Uomo d’Acciaio non diventa quindi il paladino dell’America e
dei suoi interessi, ma dell’Unione Sovietica e del socialismo negli anni della
guerra fredda. La sua presenza nel mondo andrà a cambiare drasticamente il
corso degli eventi storici, portandolo a incontrarsi/scontrarsi con diversi
personaggi del DC Universe (come Batman, Wonder Woman, Brainiac, Lanterna
Verde, Lois Lane e ovviamente Lex Luthor), fino a uno dei finali più
inaspettati che io abbia mai letto: krypton non è altro che la Terra di un
futuro lontano e tutta la vicenda si rivela essere un paradosso temporale senza
via di uscita! F-a-n-t-a-s-t-i-c-o!!!
Come ho detto in almeno un’altra
recensione, adoro le “storie ipotetiche” tanto da quasi sospendere la mia capacità
di giudizio; quel che proprio non sopporto, però, sono quelle storie
ideologicamente schierate con un tema
centrale che più bidimensionale non si può: obbiettivamente, con una vicenda
con protagonista Superman e ambientata negli anni della guerra fredda, il
rischio di scivolare in una narrazione simile non era così lontano. Ma Millar è
uno che il suo lavoro lo sa fare molto più che bene e fortunatamente ha evitato
il baratro con un’agile balzo… che si sostanzia nel fatto che Superman-Red Son (almeno secondo me) non
parla affatto della guerra fredda; il conflitto tra America e Russia è si
sempre presente, ma smette di essere tema portante dopo il primo capitolo: in
questo modo, e grazie a un equilibrio perfetto nella descrizione dei personaggi
e nello sviluppo narrativo, Millar non permette al lettore di schierarsi a favore
di nessuno dei due schieramenti.
L’ultimo appunto (ancora, ovviamente,
positivo!) riguarda la caratterizzazione dei personaggi; sono molti e diversi e
oltre al Batman con il colbacco, per cui il solo commento possibile è
“notevole”, il migliore tra tutti è Hal Jordan (più grande fra i terrestri
detentori degli anelli del Corpo delle Lanterne Verdi). In questa vicenda,
Jordan e il Corpo sono uno degli stratagemmi ideati da quel vecchio volpone
sociopatico di Lex Luthor per uccidere Superman;
sono un’unità dei marines i cui membri possiedono ognuno una copia dell’anello
della volontà caduto a Roswell nel famoso incidente: il loro capo, Hal Jordan,
è un reduce mentalmente instabile e violento ma proprio per questo dotato di
un’incrollabile forza di volontà… intrigante, no?
Per chiudere la recensione un breve
accenno a disegni e colorazione… anche perché c’è veramente poco da dire se non
due sole parole: semplicemente esaltanti! Johnson e Plunkett riescono a dare a
tutto il volume quell’aria da fumetto anni ’50 che è veramente un piacere
gustare, così come sono stati ottimi nel rendere scene d’azione, personaggi… ma
soprattutto nel riempire di piccoli dettagli le scene di dialogo, di modo che
il lettore possa non annoiarsi! Per quel che riguarda i colori, stesso
discorso: sono davvero perfetti nel loro alternarsi da sgargianti, a cupi a spaventosamente
solenni.
Quindi cosa dire di più? Se volete uno
sguardo diverso sul DC Universe, leggetelo.
Se volete un ragionamento profondo sul
mondo dei supereroi, leggetelo.
Se volete una stupenda storia di
fantascienza, leggetelo.
Se volete vedere Batman con il colbacco,
leggetelo.
Se volete una storia costruita e
disegnata perfettamente, leggetelo.
Se volete…oh! Leggetelo e basta, ok???
Nessun commento:
Posta un commento