Come vi avevo detto l'altra volta che si è parlato di questa storia dello scontro tra Vendicatori e X-Men, il capitano Achab, capitano della nave su cui mi trovo e su cui presto servizio, si era lanciato all'inseguimento di Hope Summers...
Vi avevo anche detto che non pensavo fosse una cosa particolarmente furba? Vi avevo anche detto che credevo sarebbe finita male?
Ecco, forse il fatto che in questo momento siamo nel porto di questa isoletta e stiamo riparando due enormi falle nello scafo, stiamo rattoppando le vele che sono state polverizzate, stiamo cercando di tirare sù l'albero maestro letteralemtne divelto dalla forza di Hope; vi può dare un'idea di come è andata la nostra caccia.
Odio dire "Ve l'avevo detto".
AVX 2
Soggetto: Jason Aaron, Brian Michael Bendis, Ed Brubaker, Jonathan Hickman, Matt Fraction
Sceneggiatura “Round 3”: Ed Brubaker
Sceneggiatura “Round 4”: Jonathan Hickman
Matite: John Romita Jr
Chine: Scott Hanna
Colori: Laura Martin
Lettering: Sonia Zucchini
Secondo numero della saga che vede contrapposti Vendicatori e X-men. Al centro di tutta la vicenda ci sono Hope Summers (X-Men) e la Fenice, forza cosmica che si sta dirigendo verso la terra, sembra, per trovare proprio Hope. Intorno a questa vicenda centrale ruotano due diverse visioni del futuro. I Vendicatori vedono tutto questo come la fine del mondo, mentre per gli X-Men tutto questo rappresenta invece la rinascita del genere mutante.
La vicenda inizia con gli X-Men che sono prigionieri (?) di Capitan America. La battaglia sulla spiaggia di Utopia, del numero 1, scopriamo qui che è terminata con la resa (?) degli X-Men. Troviamo qui Capitan America e Ironman che discutono proprio di quanto ci si possa fidare di questa resa e di cosa fare di Ciclope e compagni. Ironman pone a Capitan America interrogativi molto interessanti, e Capitan America continua ad ostentare la sicurezza di chi si crede nel giusto, sempre (un poco fastidioso a volte). Ecco, che infatti, gli X-Men, con un trucco di Magik, fuggono e si organizzano. Intanto Hope, fuggita da Utopia, prende le sue contromisure per evitare di venire individuata. Vendicatori e X-Men ricevono entrambi (più o meno apertamente) l’aiuto di Rachel e di Cerebra (in grado di individuare i mutanti ovunque sulla terra). L’energia residua di Hope è segnalata contemporaneamente in cinque posti diversi. Vendicatori e X-Men iniziano così scontri lampo e simil guerriglia. Intanto la squadra di Cap, partita con Wolverine (figura che si muove un poco per conto suo – come ha sempre fatto) viene scaricato (letteralmente) da Cap perché i due non la pensano allo stesso modo su Hope. Wolverine che ha giù vissuto una volta la venuta di una Fenice, vuole ucciderla, Cap vuole rinchiuderla da qualche parte per non farla trovare. Di nuovo, mi pare di poter dire, che Cap dimostra un atteggiamento un poco ottuso: non la pensi come me…allora ti picchio.
In questo delirio, è proprio Hope che trova Logan (Wolverine) nel deserto di ghiaccio dell’Antartide e gli chiede aiuto…il suo piano, andare sulla Luna e incontrare lì la Fenice. Hope è davvero convinta di poter controllare quella forza cosmica. Wolverine però, ancora una volta sorprendentemente, si dimostra battitore libero. Avvisa i Vendicatori del piano di Hope. La comunicazione è intercettata da Emma Frost, potente telepate degli X-Men. Tutti si ritrovano quindi sulla superfice lunare, e mentre sta per scatenarsi la ripetizione di quanto visto sulla spiaggia di Utopia nel numero 1, ecco che dallo spazio precipita un Thor fatto a pezzi dalla Fenice, che lo segue a ruota. La Fenice è arrivata. E ora?
La storia scorre da sola, pagina dopo pagina. Interessanti i colpi di scena. Mentre Cap si dimostra sempre più intransigente, ma partecipa attivamente alla ricerca di Hope, Ciclope vive la vicenda in clandestinità e dirige le operazioni, controllando ogni mossa. Ennesima sottolineatura di due mentalità differenti. Strategica in questo secondo la figura di Wolverine, e credo (faccio il mio pronostico personale) lo sarà ancora in futuro per questa saga.
Come già detto per il numero 01, non mi sono proprio piaciuti i disegni di Romita Jr. (vedi sopra) Che vi devo dire. Non mi piace come disegna. Sembra che avesse una fretta incredibile di disegnare e si sia dimenticato delle proporzioni dei personaggi (vedi il Wolverine che corre in basso a destra nella seconda pagina). Trovo che gli scontri siano disegnati senza la dinamicità che uno si aspetterebbe.
Buona la storia, meno i disegni. Credo che nel prossimo numero ne vedremo delle belle.
i S m A e L e
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