Io sono il Mozzo, e questo è il fumetto di cui vi voglio parlare oggi! Buona lettura!
Semplice. L'intervento di una razza aliena misteriosa e potente come i Kree!!!
Un numero ricchissimo sull'aspetto dei disegni, a discapito di trame meno articolare e intriganti del solito... leggere per credere!
Le 4 storie di cui si compone il nuovo numero del mensile dei
Vendicatori sono la semplice continuazione di quelle già presenti (nessuna
nuova storia per noi poveri fan affamati!); Divisi!
continua a seguire le mosse dei Vendicatori impegnati nel crossover AvX, questo mese con riferimento alla
squadra Segreta, mentre L’Alba dello
Zodiaco contiene il terzo capitolo della miniserie fuori-continuity Avengers Assemble: le ultime due storie
dell’albo sono la seconda parte dell’avventura in coppia di Capitan America e
Occhio di Falco e il finale delle origini dei Vendicatori Ant-Man e Wasp. Ma scendiamo
nei particolari.
Divisi! è la storia
principale del supergruppo e ci mostra Capitan America che recluta la squadra “allargata”
di Vendicatori Segreti che dovrà affrontare direttamente la Forza Fenice (le
cui avventure è possibile seguire sul mensile CAPITAN AMERICA & I
VENDICATORI SEGRETI); protagonista assoluto delle 21 pagine è il Protettore,
che si trova ora moralmente diviso tra l’amore per la Terra e i doveri come
soldato dell’esercito Kree. L’alieno accetta di unirsi ai Vendicatori Segreti
(che ricordiamo essere, per l’occasione, Valchiria, Thor, Capitan Bretagna, la
Visione, Ms. Marvel, War Machine e Bestia) e si trova a dover dire addio alla
propria fidanzata terrestre Annie; il confronto fra i due è molto rapido ma
anche molto triste e nonostante Noh-varr si dimostri freddo nei confronti della
giovane, l’importanza che questa ha avuto nel suo processo di integrazione è
palpabile così come l’affetto che li lega: lasciandola, l’alieno le dona un
misterioso cristallo Kree… di cui dubito perderemo le tracce nei prossimi numeri.
La seconda parte della vicenda si pone dopo gli avvenimenti di CAPITAN AMERICA
& I VENDICATORI SEGRETI 30/31, nei quali la squadra viene duramente
sconfitta dalla potenza della Fenice; grazie alla tecnologia Kree, il
Protettore riesce a escogitare un piano per strappare un campione della sua
essenza… solo per poi rivoltarsi contro i propri compagni allo scopo di consegnarlo
al suo popolo.La vicenda è molto interessante per l’analisi psicologico-morale del personaggio del Protettore ma in termini di struttura narrativa non è nulla di particolare; la storia procede in lineare e senza molti colpi di scena se non quello del “tradimento” finale: sempre più che ottimi i disegni di Walter Simonson, che si riconferma abilissimo nel rendere le grandi scene di battaglia a pagina doppia!
La terza parte della miniserie Avengers Assembled continua a cavalcare l’onda del successo cinematografico del nostro supergruppo mostrandoci Capitan America, Iron Man, Thor, Hulk, Occhio di Falco e la Vedova Nera scontrarsi con i 12 membri (potenziati da tecnologia aliena) dello Zodiaco; come ho già detto nella recensione del numero scorso non mi pare che una manovra per accaparrarsi lettori tra il pubblico cinefilo: in questo episodio la vicenda va avanti a piccoli passi, ma la grande dose di botte secche che volano a destra e a manca (come nel combattimento tra Hulk e Leone) lo rende più gradevole dei precedenti. Importante è il colpo di scena finale con protagonista Thanos, in linea con gli intenti della miniserie ma che potrebbe anche darle tutto un nuovo senso… staremo a vedere (anche perché, per quanto non mi faccia impazzire la storia, i disegni di Mark Bagley mi obbligheranno a leggerla comunque).
Se ho deciso di tralasciare la storia sulle origini di Ant-Man e Wasp (che continuo a considerare una buona occasione per i fan della nuova guardia non solo di conoscere due personaggi “minori” ma anche due autori come Roberto Aguirre-Sacasa e Stephanie Hans), devo fare una menzione speciale alla vicenda che vede protagonista la “strana coppia” Capitan America-Occhio di Falco; grazie anche a quelli che, se non ci fosse Walter Simonson, definirei i migliori disegni dell’albo (firmati dall’italianissimo Alessandro Vitti) e dalla sceneggiatura brillante e divertente di Cullen Bunn, la miniserie si dimostra sempre più godibile e intrigante: il punto di forza continua a essere la caratterizzazione dei due personaggi e la loro diversità che li rende una squadra unica. Assolutamente da leggere!!!
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