L'ammiraglia Fumetto, su cui stiamo viaggiando, è diretta chissà dove...speriamo che almeno il capitano Achab lo sappia...io per ora non me ne preoccupo ed inganno il tempo scrivendovi di questo fumetto...
FANTASTICI QUATTRO 338
Un passo oltre
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Nick Dragotta, Steve Epting
COLORI: Chris Sotomayor
Fine della corsa
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Ron Garney
COLORI: Jason Keith
Le origini
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Mike Choi
COLORI: Cris Peter
Da segnalare per questo numero alcune cose: la prima è che inizia una serie di numeri e storie in cui Hickman, alle prese, come dicevamo in precedenza, con le sue ultime storie dei Fantastici Quattro (F4) e della Fondazione Futuro (FF), si focalizza analizzando alcuni aspetti dei singoli personaggi. La seconda è che Franklin Richards è veramente strabiliante e vagamente potente. Terza cosa: Hickman è uno scrittore con i fiocchi. Su questo numero, da non perdere assolutamente, le storie due e tre.
Veniamo allora proprio alle storie.
La prima storia ci parla di Valeria, la geniale figlioletta di Susan Storm e Reed Richards. Il ruolo di Valeria nell’ultima saga contro i Celestiali non è stato per nulla di poco conto. Insieme al nonno Nathaniel sono riusciti a far guadagnare al gruppo il tempo necessario (da non dimenticare l’aiuto del Dottor Destino – ma di questo parleremo tra poco) per garantire l’arrivo della Valeria e del Franklin del futuro. Valeria ed i suoi pensieri, in merito a quanto successo ed in merito all’opinione sulla sua versione del futuro, ci introducono nella storia. Il Baxter Building, andato distrutto, viene ricostruito e aggiornato: ora abbiamo stanze personalizzate per i vari membri della FF. Uniformi leggermente modificate per i tutti i membri. Nuovo luogo per esperimenti e non solo. Fondazione. Così hanno chiamato la stazione spaziale in orbita geostazionaria sopra il Buxter Building. Una sorta di ennesimo nuovo inizio per i F4 e per la FF. La storia si conclude con la piccola ed innocua bugia di Valeria che giura ai suoi genitori che non terrà più nulla di nascosto alla sua famiglia…questa bugia ci porta così a scoprire che ne è stato di Destino che tutti credono morto. Valeria gli ha lasciato un regalino: il guanto dell’infinito!!!
Da segnalare ancora la bellissima scena in cui scopriamo che alla fine termica di questo universo Franklin sarà in compagnia di Galactus e…creerà un nuovo universo? Se avete qualche milione di anni da aspettare sicuramente lo vedrete. Spero che l’esplorazione del rapporto tra i due venga nuovamente analizzata in qualche ciclo narrativo futuro, perché mi sembra una tematica non da poco.
La seconda storia di questo numero credo sia quella che più mi ha appassionato. Vi anticipo solo che assistiamo in questa storia alla morte della Cosa. Eh sì, non una cosa da poco. Ma andiamo con ordine: prima di parlavi di questa storia dobbiamo ricordarci che la Cosa, per una volta all’anno, per un’intera settimana, può tornare alla sua forma normale umana, grazie ad un siero inventato dai ragazzi della FF. Quei piccoli genietti. Ben Grim in questa settimana è soggetto all’inclemente avanzare del tempo ed invecchia, ma quando è sotto la forma della Cosa no. Questo presuppone che Ben, potenzialmente avrà una vita lunghissima. In questa storia Reed e suo padre Nathaniel, viaggeranno nel tempo e vedranno diverse tappe della vita di Ben, fino alla sua morte che avverrà al fianco di Franklin. Una storia a tratti commovente. Bellissimo vedere il volto di Ben trasformarsi nel corso dei diversi salti temporali. Cresce di volta in volta una bella barba di pietra. Bello vedere come evolve la Fondazione Futuro. Bello quando Franklin dice allo zio Ben “dopo millenni mi piace sempre sentire il tuo grido di battaglia…è tempo di distruzione!”. Davvero una storia con i fiocchi: viene evidenziata, non poco, la solitudine che avvolgerà Ben Grimm quando Franklin se ne andrà (infatti ricompare solo nel finale per il funerale). Credo sia questa presa di coscienza della solitudine in cui si troverà il suo amico, che spinge Reed Richards, tornato da questo incredibile viaggio, alla fine della storia, a mettere da parte esperimenti, studi ed analisi (in cui normalmente lo vediamo preso) e sedersi vicino al suo amico, sulla poltrona per guardare la televisione. Insieme. Lasciatemelo dire: una storia con i fiocchi!!! Si respira finalmente un aspetto della vita dei F4 che ce li descrive amici, una famiglia. Troppo spesso ci dimentichiamo del fatto che non stiamo parlando solo di membri di un super-gruppo, ma anche membri di una vera e propria famiglia. Mariti e mogli, amici, figli, etc. Come dicevo poco fa: lasciatemelo dire, una storia con i fiocchi!!!
E veniamo anche all’ultima storia che ci racconta principalmente due cose: come nasce il consiglio dei Reeds e come sarebbe andata la nascita dei F4 se a vincere la seconda guerra mondiale fossero stati Hitler e la Germania. La storia parte dal presupposto che in uno dei tanti universi paralleli sia andata proprio così. La Germania ha vinto. Reed è un brillante scienziato del terzo reicht che guiderà la missione alla conquista delle stelle da parte della Germania. Susan e Johnny Storm sono due giovani, spietati e rampanti soldati della Wermacht. Ben Grimm un prigioniero ebreo di un qualche campo con grandi abilità da pilota. Nuovi poteri e nuovo aspetto per le versioni alterate dei nostri eroi. Ma non solo questo, anche nuove personalità. Quella che spicca su tutte sarà quella di Reed che tradirà tutti, compreso il Fuhrer e prenderà il comando. Osteggiato da X-Men e Vendicatori perderà per un attimo il controllo del guanto dell’infinito…sarà la fine di tutto o forse no. Infatti come d’incanto, ecco aperto un varco dimensionale, ecco che arrivano i primi altri Reed…ecco l’inizio del consiglio dei Reed. Anche in questo caso è davvero bella. Una lettura diversa sull’origine dei nostri eroi. Un mondo alternativo, ma il tutto è solo un espediente letterario per narrarci la nascita del consiglio. Che dire? Hickman non è niente male, non trovate?
In tutte e tre le storie narrate in questo numero, soprattutto nelle ultime due, troviamo che Hickman dimostri abilità notevoli nell’ideazione delle storie e capacità narrative fantasione.
Niente da segnale in ambito disegni e colori.
Insomma: mi è proprio piaciuto questo fantastici quattro 338.
FANTASTICI QUATTRO 338
Un passo oltre
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Nick Dragotta, Steve Epting
COLORI: Chris Sotomayor
Fine della corsa
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Ron Garney
COLORI: Jason Keith
Le origini
STORIA: Jonathan Hickman
DISEGNI: Mike Choi
COLORI: Cris Peter
Da segnalare per questo numero alcune cose: la prima è che inizia una serie di numeri e storie in cui Hickman, alle prese, come dicevamo in precedenza, con le sue ultime storie dei Fantastici Quattro (F4) e della Fondazione Futuro (FF), si focalizza analizzando alcuni aspetti dei singoli personaggi. La seconda è che Franklin Richards è veramente strabiliante e vagamente potente. Terza cosa: Hickman è uno scrittore con i fiocchi. Su questo numero, da non perdere assolutamente, le storie due e tre.
Veniamo allora proprio alle storie.
La prima storia ci parla di Valeria, la geniale figlioletta di Susan Storm e Reed Richards. Il ruolo di Valeria nell’ultima saga contro i Celestiali non è stato per nulla di poco conto. Insieme al nonno Nathaniel sono riusciti a far guadagnare al gruppo il tempo necessario (da non dimenticare l’aiuto del Dottor Destino – ma di questo parleremo tra poco) per garantire l’arrivo della Valeria e del Franklin del futuro. Valeria ed i suoi pensieri, in merito a quanto successo ed in merito all’opinione sulla sua versione del futuro, ci introducono nella storia. Il Baxter Building, andato distrutto, viene ricostruito e aggiornato: ora abbiamo stanze personalizzate per i vari membri della FF. Uniformi leggermente modificate per i tutti i membri. Nuovo luogo per esperimenti e non solo. Fondazione. Così hanno chiamato la stazione spaziale in orbita geostazionaria sopra il Buxter Building. Una sorta di ennesimo nuovo inizio per i F4 e per la FF. La storia si conclude con la piccola ed innocua bugia di Valeria che giura ai suoi genitori che non terrà più nulla di nascosto alla sua famiglia…questa bugia ci porta così a scoprire che ne è stato di Destino che tutti credono morto. Valeria gli ha lasciato un regalino: il guanto dell’infinito!!!
Da segnalare ancora la bellissima scena in cui scopriamo che alla fine termica di questo universo Franklin sarà in compagnia di Galactus e…creerà un nuovo universo? Se avete qualche milione di anni da aspettare sicuramente lo vedrete. Spero che l’esplorazione del rapporto tra i due venga nuovamente analizzata in qualche ciclo narrativo futuro, perché mi sembra una tematica non da poco.
La seconda storia di questo numero credo sia quella che più mi ha appassionato. Vi anticipo solo che assistiamo in questa storia alla morte della Cosa. Eh sì, non una cosa da poco. Ma andiamo con ordine: prima di parlavi di questa storia dobbiamo ricordarci che la Cosa, per una volta all’anno, per un’intera settimana, può tornare alla sua forma normale umana, grazie ad un siero inventato dai ragazzi della FF. Quei piccoli genietti. Ben Grim in questa settimana è soggetto all’inclemente avanzare del tempo ed invecchia, ma quando è sotto la forma della Cosa no. Questo presuppone che Ben, potenzialmente avrà una vita lunghissima. In questa storia Reed e suo padre Nathaniel, viaggeranno nel tempo e vedranno diverse tappe della vita di Ben, fino alla sua morte che avverrà al fianco di Franklin. Una storia a tratti commovente. Bellissimo vedere il volto di Ben trasformarsi nel corso dei diversi salti temporali. Cresce di volta in volta una bella barba di pietra. Bello vedere come evolve la Fondazione Futuro. Bello quando Franklin dice allo zio Ben “dopo millenni mi piace sempre sentire il tuo grido di battaglia…è tempo di distruzione!”. Davvero una storia con i fiocchi: viene evidenziata, non poco, la solitudine che avvolgerà Ben Grimm quando Franklin se ne andrà (infatti ricompare solo nel finale per il funerale). Credo sia questa presa di coscienza della solitudine in cui si troverà il suo amico, che spinge Reed Richards, tornato da questo incredibile viaggio, alla fine della storia, a mettere da parte esperimenti, studi ed analisi (in cui normalmente lo vediamo preso) e sedersi vicino al suo amico, sulla poltrona per guardare la televisione. Insieme. Lasciatemelo dire: una storia con i fiocchi!!! Si respira finalmente un aspetto della vita dei F4 che ce li descrive amici, una famiglia. Troppo spesso ci dimentichiamo del fatto che non stiamo parlando solo di membri di un super-gruppo, ma anche membri di una vera e propria famiglia. Mariti e mogli, amici, figli, etc. Come dicevo poco fa: lasciatemelo dire, una storia con i fiocchi!!!
E veniamo anche all’ultima storia che ci racconta principalmente due cose: come nasce il consiglio dei Reeds e come sarebbe andata la nascita dei F4 se a vincere la seconda guerra mondiale fossero stati Hitler e la Germania. La storia parte dal presupposto che in uno dei tanti universi paralleli sia andata proprio così. La Germania ha vinto. Reed è un brillante scienziato del terzo reicht che guiderà la missione alla conquista delle stelle da parte della Germania. Susan e Johnny Storm sono due giovani, spietati e rampanti soldati della Wermacht. Ben Grimm un prigioniero ebreo di un qualche campo con grandi abilità da pilota. Nuovi poteri e nuovo aspetto per le versioni alterate dei nostri eroi. Ma non solo questo, anche nuove personalità. Quella che spicca su tutte sarà quella di Reed che tradirà tutti, compreso il Fuhrer e prenderà il comando. Osteggiato da X-Men e Vendicatori perderà per un attimo il controllo del guanto dell’infinito…sarà la fine di tutto o forse no. Infatti come d’incanto, ecco aperto un varco dimensionale, ecco che arrivano i primi altri Reed…ecco l’inizio del consiglio dei Reed. Anche in questo caso è davvero bella. Una lettura diversa sull’origine dei nostri eroi. Un mondo alternativo, ma il tutto è solo un espediente letterario per narrarci la nascita del consiglio. Che dire? Hickman non è niente male, non trovate?
In tutte e tre le storie narrate in questo numero, soprattutto nelle ultime due, troviamo che Hickman dimostri abilità notevoli nell’ideazione delle storie e capacità narrative fantasione.
Niente da segnale in ambito disegni e colori.
Insomma: mi è proprio piaciuto questo fantastici quattro 338.
i S m A e L e
Piccolo aneddoto: nella celeberrima "saga di Onslaught" di diversi anni fa, Franklin Richards salvò il culetto a tutti gli eroi del Marvel Universe creando dal nulla un nuovo universo... perchè in quello vecchio erano tutti morti!!!
RispondiEliminaE' evidente che dare vita a universi interi è un suo vizio XD
Aggiungo anche che in questi ultimi due numeri, si intuisce e si vede un forte legame con Galactus da parte di Franklin (diciamo che praticamente Galactus è al suo servizio), i celestiali lo identificano subito come una minaccia mutante di livello Omega (che se non erro, dovrei averlo letto da qualche parte) vuol dire il top della gamma dell'universo Marvel...direi che Franklin è un personaggio dalle potenzialità infinite, anche a livello di utilizzo nelle storie...forse pure troppo.
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