martedì 4 dicembre 2012

NATHAN NEVER 258

 Ad essere sincero con voi altri naviganti del mare della china, non mi aspettavo tutta sta neve nel mare del Giappone del futuro. Non mi aspettavo questo tempo da lupi. Ma che ve lo dico a fare, voi siete davanti al computer, a casa vostra, al caldo. Qui sul ponte dell'ammiraglia Fumetto nevica, ho freddo, il cpaitano continua ad urlare, ora che ha visto la macchina volante di Nathan Never, che vuole far volare la sua nave, etc...va bè, buona lettura...spero!!!

Nathan Never 250 - copertina
NATHAN NEVER 258
Haiku
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Alberto Ostini
DISEGNI: Val Romeo
LETTERING: Francesca Piovella

Alberto Ostini e Val Romeo ci presentano una storia assolutamente intimista, interiore, praticamente priva di azione e violenza. La fantascienza serve come contorno alla storia, come scenografia in cui si muovono i personaggi. L’indagine e l’incarico che vengono affidati a Nathan (proteggere fino alla data del concerto la giovane musicista Mikiko Sato, minacciata da uno stalker che le manda degli haiku, tipiche poesie brevi giapponesi), sono solo un espediente per far incontrare i due protagonisti, per far sì che i due dialoghino di musica, vita, perfezione e relazioni. Tutta la storia porta all’incontro tra queste due persone,  ognuna partendo dal proprio vissuto, con le proprie luci e le proprie ombre.
I sogni di Nathan, che ci mostrano il suo subconscio, le sue luci e le sue ombre, ci mostrano anche il suo passato, quasi come fosse l’ennesimo numero di introduzione al mondo di Nathan Never; ma sinceramente non credo sia così. Gli spunti per mostrarci il subconscio di Nathan partono sempre dal dialogo con Mikiko, i due si confrontano, si avvicinano, dialogano in verità.
La presenza di Nathan più che proteggere Mikiko dal suo stalker, la aiuta ad uscire da sé stessa, dalla prigione di perfezione che, la bellissima musicista si stava costruendo intorno. A questa gabbia di perfezione stava sacrificando tutto, Nathan più o meno consapevolmente la aiuta a trovare la chiave per uscirne e per spiccare il volo. La aiuta a trovare la forza di abbandonare la roccaforte del suo appartamento che la protegge, è vero, da tutto il mondo che la circonda, ma che la isola; e la aiuta a lanciarsi nel mondo, a scontrarsi con la vita.
La vita non è perfetta, è vero, ma è quella che abbiamo: sarebbe un peccato (nel vero senso della parola per chi di voi la vuole vedere da un punto di vista religioso) non viverla.
I disegni di Val Romeo sono azzeccatissimi per la storia. Belle le tavole in cui ci si imbatte in vignette doppie -  unite in un’unica vignetta che attraversa la tavola con i volti dei personaggi in primo piano. Il ripasso a china, non so bene come spiegarlo, non è troppo marcato da risultare pesante, non è troppo leggero da risultare freddo e distaccato, è…come posso dirvi…è giusto (accidenti che tecnicismo che sto usando qui) per rispecchiare l’intimità di questa storia.
Credo, personalmente, che di storie come questa ce ne vorrebbero di più lungo la serie. Forse sarà che con l’avanzare dell’età mi piace approfondire maggiormente gli aspetti interiori dei personaggi che ho imparato a conoscere negli anni. Con questo ora non pensate che non mi piacciano più le belle avventure piene di azione che tanto hanno fatto delal fortuna del fumetto italiano e non solo; dico solo che oggi storie come questa riescono a piacermi maggiormente.
Cosa aggiungere ancora? Il vostro Ismaele vi consiglia sicuramente questa storia!!!
Coraggio, ora staccatevi dal computer e correte in fumetteria.

Da notare come la storia ha cambiato titolo - da "Origami" ad "Haiku"

i S m A e L e

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