"shhhh"
"Fate piano e non fate rumore"
"Ecco, bravi così"
"Mannaggia quanto si balla oggi sulla nave...mare mosso"
"Ho lasciato il mio turno di pulizia della sentina per dedicare qualche momento a scrivere sul solito diario di un fumetto che ho specato nella mare della china, nei pressi dell'isola conosciuta come Bonelli. La conoscete? Conoscete anche l'insenatura di quest'isola conosciuta come Nuova Inghilterra? Ecco, l'ho pescato lì"
Brendon n. 87 - Frantic
Soggetto e sceneggiatura:
Claudio Chiaverotti
Disegni: Alessandro Vitti
Al risveglio,
April trova uno strano segno sul suo collo: un simbolo a forma di mirino che,
prima di coricarsi, non aveva. La ragazza è terrorizzata! Chi si è introdotto a
casa sua? E perché quel segno? Sarà una minaccia? Qualcuno ha voluto lasciarle
un indecifrabile messaggio? Brendon dovrà scoprirlo, così come dovrà capire chi
si cela dietro la maschera dei tre assassini che stanno commettendo sempre più
omicidi nelle città della Nuova Inghilterra!
Brendon,
scoprirà, pagina dopo pagina che è tutto dovuto ad un gioco. Un gioco sadico e
perverso. Un gioco che si gioca con sangue e scommesse. Con uccisioni e
omicidi. Un gioco pilotato da oscuri esseri, che sembrano tirare le fila di
tutto questo numero.
Interessante la
tematica di questo strano “gioco” introdotta da Chiaverotti, anche se in alcuni
momenti ho trovato che la storia raccontata stentasse nel procedere. Come se
alcune cose fossero state, immagino per ragioni di spazio o di tempo, lasciate
stare e trattate velocemente. Mi aspettavo un approfondimento diverso sui tre
assassini. Ho avuto l’impressione poi che la storia sia stata composta di tante
idee, messe insieme un poco alla meno peggio, e non abbiano un’unità
strutturale. Mi spiego meglio. L’idea del gioco, dell’imbalsamatore, del
vermicello albino che si muove nel tempo e nello spazio, etc. sono tutte molto
belle; è il legame che le unisce nella storia che mi ha lasciato un poco
perplesso. Mah! Mi sto spiegando male. Scusate. Stamattina sull’ammiraglia
fumetto si balla di brutto…si sta avvicinando una tempesta.
Per contro,
invece, mi sono piaciuti molto i disegni di Alessandro Vitti. Senz’altro è da
sottolineare la pulizia del tratto, ed un bel ripasso a china, deciso e corposo
al punto giusto. Se posso permettermi: un disegnatore che terrò d’occhio.
"E anche per
quest’oggi vi saluto…sento il TOC TOC della gamba di legno del capitano che si
sta avvicinando. Se mi trovasse sottocoperta mentre scrivo, sarebbe capace di
buttarmi a mare lui stesso. E sono sicuro non avrebbe nessun rimorso nel farlo.
Vi saluto! Alla prossima!"
i S m A e L e
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