giovedì 15 novembre 2012

BRENDON 87 - Frantic

"shhhh"
"Fate piano e non fate rumore"
"Ecco, bravi così"
"Mannaggia quanto si balla oggi sulla nave...mare mosso"
"Ho lasciato il mio turno di pulizia della sentina per dedicare qualche momento a scrivere sul solito diario di un fumetto che ho specato nella mare della china, nei pressi dell'isola conosciuta come Bonelli. La conoscete? Conoscete anche l'insenatura di quest'isola conosciuta come Nuova Inghilterra? Ecco, l'ho pescato lì"


Brendon n. 87 - Frantic
Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Alessandro Vitti

Al risveglio, April trova uno strano segno sul suo collo: un simbolo a forma di mirino che, prima di coricarsi, non aveva. La ragazza è terrorizzata! Chi si è introdotto a casa sua? E perché quel segno? Sarà una minaccia? Qualcuno ha voluto lasciarle un indecifrabile messaggio? Brendon dovrà scoprirlo, così come dovrà capire chi si cela dietro la maschera dei tre assassini che stanno commettendo sempre più omicidi nelle città della Nuova Inghilterra!
Brendon, scoprirà, pagina dopo pagina che è tutto dovuto ad un gioco. Un gioco sadico e perverso. Un gioco che si gioca con sangue e scommesse. Con uccisioni e omicidi. Un gioco pilotato da oscuri esseri, che sembrano tirare le fila di tutto questo numero.

Interessante la tematica di questo strano “gioco” introdotta da Chiaverotti, anche se in alcuni momenti ho trovato che la storia raccontata stentasse nel procedere. Come se alcune cose fossero state, immagino per ragioni di spazio o di tempo, lasciate stare e trattate velocemente. Mi aspettavo un approfondimento diverso sui tre assassini. Ho avuto l’impressione poi che la storia sia stata composta di tante idee, messe insieme un poco alla meno peggio, e non abbiano un’unità strutturale. Mi spiego meglio. L’idea del gioco, dell’imbalsamatore, del vermicello albino che si muove nel tempo e nello spazio, etc. sono tutte molto belle; è il legame che le unisce nella storia che mi ha lasciato un poco perplesso. Mah! Mi sto spiegando male. Scusate. Stamattina sull’ammiraglia fumetto si balla di brutto…si sta avvicinando una tempesta.

Per contro, invece, mi sono piaciuti molto i disegni di Alessandro Vitti. Senz’altro è da sottolineare la pulizia del tratto, ed un bel ripasso a china, deciso e corposo al punto giusto. Se posso permettermi: un disegnatore che terrò d’occhio.

"E anche per quest’oggi vi saluto…sento il TOC TOC della gamba di legno del capitano che si sta avvicinando. Se mi trovasse sottocoperta mentre scrivo, sarebbe capace di buttarmi a mare lui stesso. E sono sicuro non avrebbe nessun rimorso nel farlo. Vi saluto! Alla prossima!"

i S m A e L e

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