venerdì 30 novembre 2012

THE AVENGERS 8

Una "recensione-extra" da parte del Mozzo, in questo freddo e uggioso venerdì di novembre, recensione che tra l'altro chiude il discorso Vendicatori portandoci alla pari con le uscite italiane.
In attesa delle uscite del prossimo mese, a voi questa carrellata di robbba!!!


L’ultimo numero del mensile dei nostri amatii Vendicatori presenta 4 storie, due principali con protagonisti il supergruppo e due centrate su coppie di eroi. La prima vede i Vendicatori ufficiali, che ricordiamo essere Capitan America, Iron Man, Thor, Rulk, Tempesta, Occhio di Falco, la Donna Ragno e il Protettore, alle prese con una cellula terroristica delle Avanzate Idee Meccaniche (A.I.M.) scappata alla sconfitta di Norman Osborn dei numeri precedenti; la seconda rappresenta invece la continuazione di Avengers Assemble, miniserie fuori-continuity con protagonista il gruppo visto all’interno dell’omonimo film, alle prese con un gruppo di terroristi dotati di poteri alieni, conosciuto come “Lo Zodiaco” e interessato ad appropriarsi di un congegno tecnologico capace di cancellare il nostro universo: la terza, poi, vede i soli Capitan America e Occhio di Falco indagare su un misterioso laboratorio del governo in New Mexico, attaccato da creature soprannaturali. L’ultima storia, infine, è la seconda parte delle origini di Ant-Man e Wasp, iniziata nel numero precedente.

Le prime due vicende sono firmate entrambe dall’onnipresente Brian Michael Bendis e (dal mio punto di vista) sono un esempio lampante di quando un autore lavora su qualcosa creato solo per il marketing; la prima vicenda narrata, infatti, si ricollega agli eventi del primo numero di Avenger VS X-Men, mostrandoci quel che hanno fatto i Vendicatori prima dello sbarco sulla spiaggia di Utopia: tralasciando lo scontro con la cellula dell’A.I.M., nulla di particolare in termine di narrazione ma gestito come sempre in modo dinamico e divertente, importante è l’analisi psicologica del personaggio di Capitan America, che troviamo turbato dai recenti avvenimenti e dai dubbi che si sono sollevati su di lui e sul ruolo dei Vendicatori dall’opinione pubblica. Quello che abbiamo davanti non è un supersoldato, ma un uomo comune schiacciato dalle sue responsabilità e, nonostante gli amici gli siano vicini, estremamente bisognoso di ritrovare la fede nei propri ideali… nel finale, poi, scopriremo che il Protettore, originario del popolo alieno Kree, sia stato messo in allarme sull’arrivo della Forza Fenice prima di tutti gli altri e abbia il compito di catturarla perché venga utilizzata dai suoi fratelli. Se questa prima vicenda è un gran connubio di disegni di ottimo livello, narrazione lineare e approfondimento psicologico… la seconda, per me, è tutt’altro; in essa non ho visto niente più che la voglia di attirare nuovi lettori mostrando un’avventura con protagonisti i personaggi del film The Avengers: è una “mossa” che posso facilmente comprendere e accettare senza problemi, però non mi dite che mi deve esaltare (a meno per la solita gestione brillante e divertente di Bendis)!
Si vedrà con il procedere dei numeri dove Bendis intende portare il gruppo di eroi e che cosa vorrà fare con ‘sto caspita di Avengers Assemble.
Ultime considerazioni per la storia con protagonisti Cap e Occhio di Falco (di quella sulle origini di Ant-Man e Wasp non ho molto da dire se non che mi sembra un buon modo per spiegare i personaggi ai nuovi lettori), che si è rivelata davvero una gustosa sorpresa: lo sceneggiatore (a me sconosciuto) Cullen Bunn riesce a costruire una trama lineare e intrigante seppur apparentemente non troppo complessa, giocando molto sulla caratterizzazione dei due protagonisti e rendendoli estremamente divertenti e godibili.
Nota positiva per tutto l’albo riguarda i disegnatori… veramente impressionante il lavoro svolto sulle 4 storie che sono andato a descrivere!
Al di là di Walter (leggenda vivente della Marvel) Simonson, che riesce a dare alla prima vicenda quel senso di “antiquato” unito a un dinamismo e una raffinatezza dei dettagli dalla quale diversi giovani potrebbero imparare molto, abbiamo Max Bagley ai disegni della seconda, che spero chi l’ha letto ricordi per la straordinaria espressività dimostrata in Ultimate Spiderman… e l’italianissimo Alessandro Vitti, che personalmente già mi aveva fatto sbavare copiosamente nel gestire alcuni capitoli della miniserie Secret Warriors, e che vi inviterei a tenere bene d’occhio nel prossimo futuro!

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