martedì 27 novembre 2012

Shangai Devil n.14, a voi!

Cari Naviganti del mare della China, le brume di novembre ispirano la lettura, e tra una virata e l'altra del timone cosa c'è di meglio che sfogliare un buon fumetto? Eccovi dunque il risultato della lettura di questi giorni... e mantenete dritta la rotta, mi raccomando...

Shangai Devil n. 14

Ideazione, soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Manfredi
Disegni: Alessandro Nespolino
Lettering: Riccardo Riboldi
Copertina: Corrado Mastantuono
Sergio Bonelli Editore

Per chi non conoscesse la collana, trattasi di una serie autoconclusiva di 18 albi, quindi siamo avviati verso il gran finale...
Il protagonista è Ugo Pastore, venticinquenne romano, già co-protagonista della serie "Volto Nascosto", ideata dallo stesso sceneggiatore Gianfranco Manfredi, uscita in 14 episodi mensili un paio di anni fa... La serie era ambientata nella guerra coloniale italiana in Etiopia del 1895-96, mentre ora ci spostiamo nella Cina del 1898-1900, durante la rivolta dei Boxer (ribelli cinesi contro gli invasori europei).
Mentre nei primi episodi viene introdotta l'ambientazione e presentata la situazione storica e i personaggi (in questo Manfredi è un vero maestro, si documenta all'inverosimile in modo che a livello storico nulla sia lasciato al caso), si entra con i numeri 5-6 nel pieno dell'azione, in cui il protagonista Ugo si inserisce tra le trame dei cinesi ribelli e degli invasori europei, cercando da un lato di difendere i suoi amici, tra cui Ha Ojie, simpatico cinese attore e saltimbanco, e suo padre (che morirà assassinato nel corso della vicenda e per il quale Ugo prometterà vendetta) dalle vicende belliche, e dall'altro, fedele ai principi morali e una costante insoddisfazione che lo rendono un personaggio singolare e problematico, di difendere i più deboli e i minacciati dalla guerra, indipendentemente dalla razza o dalle convinzioni sociali o religiose... Nelle scene d'azione e per non essere riconosciuto, spesso Ugo utilizza una maschera d'argento, che proviene dall'Africa e di cui è diventato "custode" nel corso della precedente serie "Volto Nascosto", che gli vale il soprannome datogli dai giornali di "Shangai Devil", in quanto indossata per la prima volta contro un trafficante d'oppio di Shangai, dove viveva all'inizio della serie con il padre Enea, rappresentante di commercio italiano in Cina. Con indosso la maschera Ugo sembra essere più determinato e meno "problematico"... In generale la serie è un interessante affresco storico, ricco di azione e riflessioni sul senso della guerra e delle responsabilità, che avvince e tiene incollati i lettori, in quanto ogni episodio non è storia a sè ma si incastra e continua da un albo all'altro (impossibile saltarne uno e capirci qualcosa!). Bella la galleria di personaggi proposti, che va da commercianti e ambasciatori italiani (comicissimo il milanese Risto, trafficante imbroglione milanese, ma affezionato a suo modo a Ugo, da cui nascono divertenti battibecchi tra i due, dotati di carattere opposto, l'uno in dialetto romanesco e l'altro in meneghino), a mercenari americani, soldati tedeschi e russi, politici e spie inglesi, ribelli e popolo cinese, e poi giapponesi e australiani, tutti ben caratterizzati... Tanti ed elaborati i colpi di scena: personaggi che sembrano fondamentali per il prosequio della trama che muoiono quasi subito, amici che diventano nemici, o probabili nemici che si trasformano in amici ma alla prova dei fatti ritornano nemici (e viceversa!), spie che fanno il doppio e il triplo gioco... Forse a risentire un po' di tutto ciò la trama un po' "caustica", tipica di Manfredi (anche in altre serie da lui sceneggiate mette fin troppa carne al fuoco, e non sempre riesce poi a tirarne le fila in maniera soddisfacente...) e i troppi problemi "moral/filosofici" del protagonista Ugo (che ispira fiducia ed è in gamba nelle scene di azione, ma a volte risultano più simpatici e "leggeri" gli altri personaggi).
Ma venendo in particolar modo all'albo in questione, premesso che è difficile farne un'analisi a sè, in quanto molto collegato ai precedenti/successivi sviluppi, si tratta di una storia divertente e ricca d'azione, in cui i "Sette Diavoli" (ovvero Ugo, Risto e Ha Ojie, più 4 soldati americani che si sono uniti a loro nell'albo precedente), decisi a difendere i fedeli cattolici, sia cinesi che europei,inermi e assediati nella cattedrale di Beitang, al di fuori della quale infuria la battaglia tra Boxer, europei ed esercito imperiale, si infiltrano in varie zone della città, facendo guerriglia diversiva, minando le milizie nemiche, sabotando l'esercito, a volte anche in maniera tutta particolare e divertente ( Ugo è precisissimo a sparare con la pistola, Tony l'italo-americano è un mago col fucile, Risto astuto e imbroglione ne studia sempre una nuova, Ha Ojie è l'atletico del gruppo, Louis un colosso nero che non si separa mai dalla fedele mitragliatrice Gatlin, Ray un texano duro e di poche parole, Patrick un arcigno irlandese bombarolo). Intanto in città arriva la perfida imperatrice/usurpatrice Suxi (personaggio storico) che tesse i suoi piani, decapitando uno dei pochi ministri pacifisti in cui i nostri speravano per far terminare la guerra, e dando la caccia a Ha Ojie, che per fortuna riesce a fuggire... Alla fine si trovano ancora tutti nella cattedrale assediata, ma ora i ribelli hanno un forte timore nei confronti dei nostri eroi, che ne hanno abbondantemente sfoltito le fila, e che si preparano ad una guerra su più fronti...
Per quanto riguarda i disegni, Nespolino dà il meglio di sè, è a mio giudizio uno dei migliori disegnatori della serie, dal tratto fine e pulito, dà un tratteggio interessante ai personaggi, molto ben caratterizzati (nel numero precedente, in cui entrano in scena i "Sette Diavoili", il pur bravo Biglia non era riuscito a darne un'interpretazione altrettanto efficace). Ma il vero spettacolo sono gli ambienti interni (la sala del palcoscenico dove si esibisce Ha Ojie, pagina 18, e la sacrestia della cattedrale, con i quadri religiosi (pagine 42-44) sono una meraviglia per l'occhio, così ricchi di dettagli)... le scene di battaglia all'aperto belle e "cinetiche", anche se un po' meno curate degli interni... cmq voto altissimo al bravo Nespolino!

Riusciranno i nostri eroi a sopravvivere al conflitto?
Riuscirà il buon Ugo a sventare le trame di Suxi ma soprattutto a scoprire chi ha ucciso suo padre e vendicarsi?
Ce la faranno tutti i personaggi a vedere ristabilita la pace?
Quali colpi di scena ci attendono ancora?
Inutile dirlo: il seguito nelle prossime puntate (per fortuna solo più 4, l'attesa da un mese al successivo è lunga!!)

E ora di nuovo al timone che la navigazione è ancora lunga... a presto, naviganti!

Nostromo Fishleg

1 commento:

  1. Complimenti al Nostromo Fishleg, davvero una recensione con i fiocchi!

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